Un nuovo modello di cardiologia in rete, da Siracusa a Messina, da Catania a Ragusa

 Un nuovo modello di cardiologia in rete, da Siracusa a Messina, da Catania a Ragusa

Condividere competenze e risorse disponibili per offrire al paziente cardiologico la migliore prestazione possibile. E’ lo spirito del nuovo progetto ribattezzato “Sicilian Cardiovascular Academy” che guarda anche alla formazione ed all’aggiornamento del personale sanitario (clinico, chirurgico, inferimieristico) sulle rapide evoluzioni del sistema.
Per uniformare i servizi cardiologici sul territorio, fondamentale è proprio la messa in rete delle diverse realtà ospedaliere a partire dalle quattro Unità Operative di Cardiologia della Sicilia orientale (Ragusa, Siracusa, Catania, Messina). Il nuovo progetto verrà presentato ad Aci Castello, a maggio, nel corso di una tre giorni ad hoc.
“Per poter erogare la prestazione sanitaria opportuna, nel luogo e nei tempi corretti, dobbiamo realizzare un nuovo sistema di cura – spiega Antonino Nicosia, Direttore Dipartimento Cardio-Neuro-Vascolare, ASP Ragusa –. Ciò non significa edificare in ogni località un centro ospedaliero completo di ogni strumento, ma servono percorsi interconnessi che offrano al paziente il trattamento adatto, indipendentemente da dove questi si trova e considerando l’attuale limitatezza di risorse: se manca uno strumento in una cardiologia, si procede a un teleconsulto tra tutte le unità e il paziente viene analizzato dai vari specialisti coinvolti. Per questo è necessario un dialogo costante che generi una rete di assistenza. L’Academy si propone proprio di coinvolgere in un network tutti i cardiologi dell’Isola, di fare rete per crescere insieme, per poi formare anche i pazienti”.
Responsabili Scientifici della Sicilian Cardiovascular Academy sono i direttori delle quattro Unità di Cardiologia della Sicilia orientale: Marco Contarini, Direttore del Dipartimento di Emergenza dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa e Direttore della Cardiologia del PO Umberto I di Siracusa; Antonio Micari, Professore Ordinario di Cardiologia presso Università di Messina, Direttore Cardiologia Invasiva; Antonino Nicosia, Direttore Dipartimento Cardio-Neuro-Vascolare, Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa; Corrado Tamburino, Professore Ordinario di Cardiologia Università di Catania, Direttore U.O.C. Cardiologia AOU Policlinico “G. Rodolico – S. Marco”.
Il primo appuntamento del 9-11 maggio, intitolato “Sfide e prospettive”, vedrà la partecipazione di 300 fra clinici e infermieri di tutta la regione. Il secondo incontro si terrà a giugno nel siracusano e affronterà la problematica della gestione “sicura” dei farmaci anticoagulanti e antiaggreganti; mentre il terzo, a ottobre, si occuperà dell’efficacia delle nuovi potenti armi farmacologiche per ridurre il rischio cardiovascolare residuo.
Si svolgeranno poi due eventi in streaming dalle diverse sale operatorie, durante le quali verranno eseguiti interventi di elettrostimolazione, di interventistica strutturale, di elettrofisiologica, che saranno discussi in collegamento con gli specialisti competenti.

 

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