Un ricorso al Tar del Lazio pende sul nuovo bando per il nuovo ospedale di Siracusa

 Un ricorso al Tar del Lazio pende sul nuovo bando per il nuovo ospedale di Siracusa

Un ricorso pende adesso sui passaggi futuri del complesso iter che dovrebbe condurre alla costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Come anticipato nei giorni scorsi, il Raggruppamento Temporaneo di Professionisti con capogruppo lo Studio Plicchi di Bologna (composto da Studio Plicchi Srl, Milan Ingegneria SpA, Areatecnica Srl, Sering Ingegneria Srl e Ava Arquitectura Tecnica Y Gestion SL) ha presentato un ricorso al Tar del Lazio contro la revoca dell’incarico di progettazione e direzione dei lavori deciso dalla struttura commissariale a causa dei tempi lunghi per l’avvio della fase definitiva.
Nel Ricorso, l’RTP respinge fermamente ogni addebito rispetto ad inadempienze e ritardi nella presentazione del Progetto di Fattibilità Tecnico Economico (PFTE), che è stato realizzato in regime di esecuzione in via d’urgenza, rispettando i desiderata e le scadenze richieste della Stazione Appaltante tanto che il PFTE completo è stato oggetto di approvazione e validazione, senza riserve, da parte di tutti gli enti e soggetti competenti che ne hanno anche evidenziato l’alta qualità.
Tra le mancanze di cui l’RTP viene accusato nel decreto di revoca, c’è anche quella di non essere disponibili a procedere alla progettazione definitiva. “E invece – si legge in una nota – nonostante la mancata stipula da parte del Commissario del contratto previsto dal bando e i numerosi solleciti trasmessi in proposito, ma nel rispetto della buona fede, è stata predisposta ad uso della struttura commissariale una buona parte di questa attività (comprese le indagini geologiche, geotecniche, geotermiche e ambientali svolte e già ultimate a totale carico del RTP, funzionali proprio alle fasi di progettazione definitiva ed esecutiva)”.
Secondo i legali del Raggruppamento Temporaneo di Professionisti estromesso dall’incarico, “appare quindi, ancor più evidente, come l’intento dichiarato dal Commissario di accelerare i tempi attraverso la revoca dell’incarico all’RTP e la pubblicazione di un nuovo bando sia assolutamente mistificatorio della realtà dei fatti. Non è poi minimamente accettabile che – prosegue la nota – nella premessa del nuovo bando, si leda così esplicitamente la reputazione dell’RTP arrecando gravissimi danni di immagine, professionali ed economici”.
Il nuovo bando, pubblicato nei giorni scorsi sulla Gazzetta Europea, “unitamente ad ulteriori fattori di chiara incongruenza presenti nel testo, è stato già impugnato e sarà oggetto di verifica di legittimità. Se il giudice confermerà la tesi del RTP, la nuova procedura concorsuale sarà considerata illegittima”.

 

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