Vandalizzato il Monumento ai Caduti di Francofonte, Lamba Doria: “Ferma condanna”
Vandali al Monumento ai Caduti della Grande Guerra di Francofonte, in piazza Dante. Ignoti hanno deturpato anche la tabella informatica e la scuola Dante. Motivo di grande amarezza per l’associazione culturale Lamba Doria, che esprime la propria ferma condanna “per il grave atto. Desideriamo manifestare la nostra vicinanza e solidarietà alla comunità cittadina di Francofonte per questo vile gesto, avvenuto a pochi giorni dalle celebrazioni del 4 novembre- fa notare il vice referente regionale, Alessandro Maiolino- Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Il Monumento ai Caduti della Grande Guerra, simbolo di memoria e di identità collettiva-racconta Maiolino- è una stele marmorea che si erge su un basamento composto da gradoni in basalto. Raffigura un guerriero che sorregge sulla spalla il corpo di un Caduto, mentre sul fondo, in bassorilievo, è rappresentata un’ara classica, ornata da un elegante motivo in stile ionico. Sul piano sacrificale si trovano due teste d’ariete che sorreggono un festone di foglie di quercia, simbolo di forza e sacrificio. Sul lato posteriore della stele è incisa la frase “Finis Austriae”, seguita da un passo tratto dal Bollettino della Vittoria del 4 novembre 1918, redatto dal Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito, generale Armando Diaz. Ai piedi del monumento, sull’ultimo gradone, una ghirlanda bronzea di foglie di alloro simboleggia la gloria e l’onore tributati ai caduti. L’intera area è circondata da un’aiuola delimitata da una recinzione in ferro battuto, impreziosita da dettagli di notevole pregio artistico. Il 2 giugno 2022, in occasione del Centenario della traslazione del Milite Ignoto nel Sacello dell’Altare della Patria, la città di Francofonte ha conferito la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, rinnovando così il legame profondo con la memoria dei propri caduti”. L’Associazione Lamba Doria rivolge infine un appello “a tutti i cittadini affinché il nostro patrimonio storico e culturale-conclude Maiolino- sia sempre più valorizzato, rispettato e tutelato, e mai più vandalizzato”.














