Villaggio accoglienza per gli stagionali a Cassibile verso l'apertura: in futuro sarà "ostello"

 Villaggio accoglienza per gli stagionali a Cassibile verso l'apertura: in futuro sarà "ostello"

Mentre non sembrano destinate a scemare le polemiche per la sua realizzazione, tutto è pronto per l’apertura del villaggio dell’accoglienza per i braccianti stagionali extracomunitari a Cassibile. Nel fine settimana il centro aprirà le sue porte ed entrerà in piena attività. Una ottantina gli stagionali che troveranno posto all’interno della struttura realizzata con circa 250mila euro del Ministero dell’Interno. “La strutturà non sarà totalmente a carico della collettività”, spiega il sindaco Francesco Italia. “Ai costi contribuirà anche l’Ebat, l’ente bilaterale che raggruppa le tre principali organizzazioni datoriali e i sindacati confederali di categoria, oppure direttamente i lavoratori immigrati”, aggiunge l’assessore Rita Gentile.
Il centro di contrada Palazzo non pare destinato a restare l’unico in provincia: l’Ufficio Pon Legalità del ministero dell’Interno, ha pubblicato nell’ottobre 2020 un bando mirato a finanziare, in quattro comuni del territorio, progetti alloggiativi di contrasto a forme di sfruttamento agricolo. “In questo contesto – aggiunge il sindaco Italia – abbiamo appreso in questi giorni che è stata accolta la nostra proposta di ampliamento della struttura di Cassibile, che in un futuro prossimo avrà le caratteristiche di un vero e proprio ostello a pagamento, dove i lavoratori immigrati stagionali potranno trovare un luogo dove risiedere e fruire di tutti i necessari servizi”. Ma la struttura di Cassibile rappresenterà anche una infrastruttura di emergenza a disposizione della Protezione civile, in caso di eventi emergenziali.
Non mancano i contrari alla realizzazione di quell’opera, riuniti in Comitato. Decine le proteste, anche sotto la sede della Prefettura, per chiedere prima più servizi per i residenti. Nei giorni scorsi è stato anche presentato un esposto in Procura per verificare la destinazione d’uso dell’area su cui è nato il villaggio di accoglienza.

 

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