Violenza e crudeltà su animali, tre rinvii a giudizio per la morte della cagnolina Timida

 Violenza e crudeltà su animali, tre rinvii a giudizio per la morte della cagnolina Timida

Sono stati rinviati a giudizio i presunti responsabili della morte di una cagnolina di quartiere, Timida. Lo rende noto l’associazione animalista Leal, con una nota. Era lo scorso mese di aprile quando – secondo la ricostruzione – un 48enne avrebbe ricevuto l’incarico di sgomberare un ricovero per cani di quartiere che avrebbe “infastidito” il titolare 56enne di un’attività poco distante, in zona Isola. Il 48enne avrebbe pattuito un compenso di 350 euro ed avrebbe, a sua volta, incaricato un 27enne di eseguire materialmente l’azione, culminata con la straziante morte di Timida nei pressi di binari ferroviari.
Gli animali di quartiere erano seguiti dai volontari delle associazioni Leal e Balzoo. “Siamo soddisfatti del rinvio a giudizio, ma la battaglia continua”, dichiara Aurora Rosaria Loprete, avvocato della Leal. “Vogliamo pervenire a un provvedimento di condanna, per l’atto crudele nei confronti di questa creatura. Timida merita giustizia e non ci fermeremo “. Le associazioni sono state riconosciute come parte offesa nel procedimento.
“Timida è stata uccisa in modo efferato, in totale spregio del suo diritto alla vita. Lo stesso è stato fatto con i gattini della colonia, vivi per miracolo, e il loro habitat, distrutto da mani che incarnano una visione orribile degli animali. Una società civile deve esigere pene esemplari per restituire almeno giustizia a una creatura morta nel terrore. Ci aspettiamo dunque una pena proporzionata alla crudeltà degli atti compiuti”, commenta Gian Marco Prampolini, presidente della Leal.

 

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