Voucher minori, 900 famiglie assegnatarie non lo usano: "Pensavamo fossero soldi da spendere a piacere"

 Voucher minori, 900 famiglie assegnatarie non lo usano: "Pensavamo fossero soldi da spendere a piacere"

Su mille e 800 assegnatarie, solo 900 famiglia hanno ritirato il voucher minori. Le domande erano state 2.800. Questo silenzio da parte di chi potrebbe utilizzare le somme attribuite dal Comune per far frequentare ai propri figli corsi sportivi, doposcuola e attività culturali, ma non ha più interesse a farlo, rappresenta motivo di profondo rammarico per l’assessore alle Politiche Sociali, Conci Carbone.  “Secondo me moltissimi dei nostri cittadini-dichiara l’esponente della giunta Italia-  non hanno capito nemmeno a cosa stavano partecipando e cosa gli sarebbe spettato. Questa- ed è stato chiarissimo fin da subito- non era una misura per la povertà , non prevedeva elargizioni di denaro e nemmeno buoni spesa. Questa misura era relativa alla povertà educativa, particolarmente elevata, peraltro, nelle nostra città. Lo vediamo ogni giorno, con i nostri uffici-prosegue Conci Carbone- Le conseguenze di questi due anni di Covid hanno causato conseguenze importanti sui nostri giovani. La città nemmeno le percepisce ma i nostri uffici, che si occupano di situazioni spesso molto pesanti, lo sanno bene”. Eppure quando i 900 beneficiari hanno compreso che il voucher è utilizzabile in un solo modo, nelle strutture inserite in elenco, si sono mostrati disinteressati. “Li abbiamo chiamati uno per uno- dice ancora l’assessore- Molti hanno risposto che pensavano si trattasse di denaro da spendere a piacimento, magari per fare la spesa. Non essendolo, il loro interesse è scemato, ma non hanno nemmeno fatto rinuncia, bloccando di fatto un percorso a cui molti altri, purtroppo rimasti indietro nella graduatoria, non stanno potendo accedere. Questo- confessa Conci Carbone- mi fa davvero una grande rabbia. Non si capisce nemmeno quale opportunità importante sia per i loro ragazzi, che potrebbero seguire un percorso serio. Restano fuori in tanti per colpa di chi si comporta in questo modo, sbagliato. L’Isee previsto come requisito, del resto, non era bassissimo”. I tempi sono ormai risicati, il Comune ha già concesso proroghe ma adesso si avvicina il momento in cui il Comune dovrà rendicontare le somme al ministero. Occorrerà verificare se esiste la possibilità di non perdere le somme non utilizzate. Non è affatto una certezza a questo punto. Visto il volume di istanze presentate e visti i tempi ridotti, i dipendenti che se ne occupavano sono perfino andati incontro a provvedimenti disciplinari. Con il senno di poi, può fare una certa rabbia. Intanto si pensa al prosieguo dei Puc, i progetti di utilità collettiva in cui vengono impiegati i percettori di reddito di cittadinanza. Per Siracusa gli ambiti continueranno ad essere quelli della prima fase: cimitero, pista ciclabile Rossana Maiorca, Tribunale di Siracusa (e se i tempi coincideranno, Solarium in città).

 

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