Zes, no alle modifiche per il Sud. Scerra (M5S): “Volontà di penalizzare il Mezzogiorno”

 Zes, no alle modifiche per il Sud. Scerra (M5S): “Volontà di penalizzare il Mezzogiorno”

(cs) “Il governo Meloni continua a ripetere gli stessi errori, confermandosi disattento, se non addirittura poco interessato, al Mezzogiorno. Il non voler accogliere alcun emendamento per migliorare una Zes che penalizza il tessuto produttivo del Sud Italia, anche per ammissione di più associazioni nazionali di categoria, dimostra una chiara volontà”. Così il deputato Filippo Scerra (M5S) dopo la bocciatura ieri dei suoi emendamenti per correggere gli errori della Zes unica ed il “no” ai voti al suo odg, eppure inizialmente accolto dal governo in forma di raccomandazione.
“Ma un semplice accoglimento con raccomandazione di un ordine del giorno significava appena un impegno generico e debole, una vittoria di Pirro senza alcuna sostanza. Per questo ho chiesto oggi che il mio odg venisse messo ai voti, per far assumere le proprie responsabilità ai colleghi dell’aula, in particolare ai meridionali. Ed ancora una volta – insiste Scerra – hanno prevalso da parte di questa maggioranza altre logiche, ma di certo non l’attenzione per imprese e famiglie del Sud Italia”.
Filippo Scerra aveva già presentato diversi emendamenti per migliorare il meccanismo messo in piedi dal governo per le agevolazioni Zes. Semplificazioni che tenevano conto delle dimensioni e degli investimenti delle imprese del Meridione, già messe in difficoltà dalla cancellazione del credito d’imposta per il Mezzogiorno. Ecco perché Scerra aveva chiesto un impegno forte all’esecutivo, e che andasse nella direzione di aumentare la soglia di copertura del credito d’imposta Zes sino a 10 miliardi di euro all’anno, con contestuale proroga del credito d’imposta per almeno un triennio; e poi l’inclusione della ristrutturazione degli immobili destinati alla produzione tra gli investimenti finanziabili attraverso l’agevolazione del credito d’imposta, abbassando inoltre da 200 a 100.000 euro la soglia minima di investimento per accedere ai benefici della Zes.
“In questa legge di Bilancio non c’è nulla che favorisca la crescita e lo sviluppo. Il Mezzogiorno, poi, è stato dimenticato. Purtroppo il peso di queste scelte sarà chiaro a tutti nel corso del 2024, quando il mondo imprenditoriale del Sud Italia si ritroverà privo di strumenti adeguati per crescere e produrre come gli altri territori. Continuerò a lottare per evitare che si continui a danneggiare le nostre aziende”.

 

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