Zona industriale e crisi: seduta aperta del consiglio comunale con deputati, aziende e sindacati

La crisi della zona industriale e la questione occupazionale al centro della seduta aperta del consiglio comunale convocato per oggi pomeriggio alle 18:00 dal presidente dell’assise cittadina, Alessandro Di Mauro su sollecitazione di diversi consiglieri comunali. Alla seduta sono stati invitati i deputati nazionali e regionali, i rappresentanti di Confindustria Siracusa, i sindacati, i rappresentanti delle forze dell’ordine. L’intenzione è quello di un confronto che possa restituire una fotografia chiara della situazione attuale, anche alla luce di quanto emerso nei giorni scorsi dalla riunione convocata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a Palazzo Piacentini con le aziende della zona industriale Sonatrach, Isab, Versalis, B2G Sicily, Sasol Italy, Air Liquide Italia, Buzzi e The European House – Ambrosetti che ha presentato uno studio strategico sulla necessità di un approccio integrato per la trasformazione industriale dell’area.
Se da una parte il ministro ha dettato una road map che entro metà marzo conduca ad un tavolo di sistema con gli altri ministeri competenti, la Regione Siciliana, le Province di Siracusa e Ragusa, i Comuni, Confindustria, aziende dell’area e organizzazioni sindacali, dall’altra si avverte la necessità di rendere chiara la situazione al territorio, che vive sulla propria pelle la condizione attuale e le preoccupazioni emerse per il futuro, immediato e non solo. Secondo lo studio strategico sulla decorbanizzazione e la competitività del Polo Industriale di Siracusa, presentato da TEHA Group e da sette aziende del Polo, tra i principali fattori di crisi emergono i costi alti dell’energia e delle emissioni, a cui si aggiunge una crisi dei settori industriali chiave. “In mancanza di interventi tempestivi, la transizione ecologica potrebbe tradursi in una deindustrializzazione irreversibile, con gravi conseguenze per l’occupazione e la tenuta del tessuto economico e sociale”, secondo quanto Confindustria Siracusa ha rilevato, auspicando subito l’avvio di interlocuzioni con i Governi Nazionale e Regionale che possano essere da supporto.