Zona industriale, la Uiltec dopo il sequestro degli impianti: "preoccupazione ma si rilanci l'industria"

 Zona industriale, la Uiltec dopo il sequestro degli impianti: "preoccupazione ma si rilanci l'industria"

Sbagliato ridurre quanto sta accadendo in questi giorni nella zona industriale, dopo il sequestro preventivo disposto dalla Procura, ad un bivio tra salute o lavoro. “Non ci stiamo”, affermano il segretario nazionale Uiltec, Paolo Pirani e il segretario provinciale, Andrea Bottaro. “Ben vengano le indagini della Magistratura a tutela della salute dei cittadini, ma occorre fare chiarezza sullo stato dell’arte in merito alle tematiche ambientali delle aziende che insistono nel territorio siracusano. Non si può assistere ad atteggiamenti disfattisti e strumentali da parte della classe politica del territorio, che in questa vicenda ha grosse responsabilità, sia per la mancanza di controllo sia per la mancanza di indirizzo politico in merito all’area industriale siracusana”.
L’augurio del sindacato è che le aziende “si adeguino alle prescrizioni previste” senza perdere di vista la necessità di un rilancio dell’industria nel territorio, “senza alcun impatto per quest’ultimo”.
La Uiltec non nasconde la preoccupazione per le circa tremila famiglie “che oggi vivono di lavoro nelle raffinerie Esso e Isab e che a valle di questa vicenda temono impatti sulla propria attività lavorativa”.

 

Potrebbe interessarti