Zona industriale, vertice a Priolo: “Pronti a una manifestazione generale”

 Zona industriale, vertice a Priolo: “Pronti a una manifestazione generale”

Una grande manifestazione generale da organizzare per la prima settimana di settembre.

E’ l’intenzione emersa dall’incontro convocato al Palazzo Municipale di Priolo Gargallo dal sindaco Pippo Gianni sul tema zona industriale.

Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Ugl.

Il primo cittadino di Priolo ha espresso rammarico per l’assenza di altri sindaci del territorio, invitati ma che non hanno partecipato.
“Il problema che riguarda la zona industriale – ha affermato il sindaco Gianni – non è mai stato sottovalutato o dimenticato. Magari qualcuno sarà al mare, noi siamo qui a lavorare per il nostro territorio. Mi spiace che oggi gli altri sindaci invitati abbiano disertato l’incontro. Forse avevano altri importanti impegni, ma non capisco cosa ci possa essere di più importante che definire strategie comuni di azione sul tema della zona industriale, che interessa il futuro di 8000 lavoratori fissi, più quelli che vi ruotano attorno: camionisti, bar, ristoranti e negozi vari. Ringrazio i sindacalisti presenti oggi, con i quali abbiamo approntato un piano operativo. Saranno chiamati i sindacati regionali e nazionali per mettere insieme idee utili per trovare soluzioni al problema della zona industriale, del petrolio russo, della sanità e dell’ambiente. Dobbiamo attenzionare il Governo regionale e nazionale su un tema che interessa non solo questa provincia ma tutta la regione”.

Gianni ha evidenziato come le parole pronunciate dal Ministro Giorgetti al Question Time sul tema industrial e sul progetti che riguarda l’Area di Crisi Complessa non siano a suo parere condivisibili.

“Non sarà la medicina che risolve ogni patologia – commenta il sindaco di Priolo- ma serve per stimolare le risposte da parte di un Governo regionale e nazionale totalmente assente sulle tematiche che stiamo affrontando”.

“L’incontro promosso dal sindaco di Priolo – ha detto Carmelo Rapisarda, responsabile settore industria CGIL Siracusa – è stato un momento di condivisione interessante su quali azioni mettere in campo per contrastare il disinteresse del Governo nazionale nei confronti del nostro territorio. Il rilancio e la diversificazione della zona industriale è un tema prioritario dal punto di vista sociale, ambientale ed economico. CGIL CISL UIL devono promuovere immediatamente iniziative che coinvolgano i lavoratori, i cittadini tutti, i sindaci e tutti gli attori sociali, imprenditoriali e istituzionali del territorio. Iniziative che siano propedeutiche anche per azioni di lotta necessarie per portare le istanze del territorio nelle più alte sedi istituzionali”.
“A margine dell’incontro-racconta Alessandro Tripoli della Femca Cisl-  si è sottolineato come il sistema industriale che insiste sul nostro territorio sia nuovamente preso di mira ed abbandonato dal Governo nazionale. Abbiamo appreso che il ministro Giorgetti ha dato parere contrario nell’avallare la proposta di fare del nostro polo industriale “un’Area di Crisi Complessa”.
“Il sindaco Gianni – ha commentato Concetto Alonge, segretario generale UGL metalmeccanici – ha messo alla luce le preoccupazioni ancora alte sul problema IAS, dove si vede uno spiraglio di luce con l’emissione della nuova AIA da parte della regione Sicilia; i prossimi giorni vedremo se la Procura, a valle di detto documento, possa dissequestrare il consortile o alleggerire la pressione sulle aziende industriali che vi conferiscono i reflui. Sulla vertenza Lukoil che si protrae da qualche mese, abbiamo preso coscienza del forte ritardo sulla soluzione al problema, per cui si è pensato di organizzare iniziative importanti per fare sentire una sola e potente voce al Governo nazionale per una soluzione percorribile. Vista la crisi che sta attanagliando il petrolchimico di Priolo – ha concluso Alonge – si è anche proposto di creare un tavolo permanente con iniziative di sviluppo riguardanti la transizione energetica, a tutela sia dell’ambiente e dei posti occupazionali, con dei progetti specifici per utilizzare i fondi regionali e quelli per PNRR, anche  riproponendo un nuovo accordo di programma per tutta la zona industriale”.

 

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