Il PCI chiama la città a mobilitarsi per liberare e tutelare il litorale siracusano: “Il mare è un diritto di tutti”

 Il PCI chiama la città a mobilitarsi per liberare e tutelare il litorale siracusano: “Il mare è un diritto di tutti”

Il Partito Comunista Italiano – Sezione di Siracusa – lancia un appello alla cittadinanza e alle istituzioni per partecipare all’Assemblea Pubblica del 26 giugno, alle ore 18:00 presso lo Sbarcadero di Santa Lucia. L’incontro ha l’obiettivo di promuovere un’azione collettiva per la tutela, la valorizzazione e la piena accessibilità del litorale siracusano.
“Il primo passo è rendere accessibile il tratto costiero di Via Dionisio il Grande, simbolo di una più ampia battaglia per il diritto collettivo al mare e alla bellezza del paesaggio”. Il PCI chiede una cartellonistica chiara sugli accessi pubblici al mare; la rimozione degli ostacoli alla fruizione della costa; maggiori controlli sulla qualità delle acque marine.
Durante un sopralluogo condotto nei giorni scorsi, sono emerse alcune criticità. “Lungo arenile presso il Porto Grande (“La Playa”): si tratta di un’area che meriterebbe tutela come riserva naturale. Si segnala l’abbandono dell’arenile, che dovrebbe essere manutenzionato solo con mezzi manuali. Preoccupa il colore marrone delle acque, dovuto – parrebbe – allo scarico di canali collegati all’impianto di depurazione. Punta della Mola – accesso vietato: è inaccettabile che lungo la traversa Sant’Agostino, l’accesso anche a piedi o in bicicletta sia impedito dalla presenza di una guardia giurata armata. Una vasta porzione di costa e area naturalistica viene così sottratta alla collettività. Via Lido Sacramento (civico 80): cresce un grosso ingrottamento sotto la strada principale e la situazione è gravemente compromessa nelle vie interne, dove parti della strada stanno crollando verso il mare. In aggiunta, continuano a pervenire segnalazioni da tutto il territorio, comprese Ognina e altre zone, circa l’impossibilità di accesso al litorale”, sottolinea il PCI.
Il PCI sottolinea l’importanza strategica di luoghi come il Plemmirio e la riserva del Ciane, luoghi di pregio ambientale e potenziale turistico.
Il partito chiama alla responsabilità le autorità competenti – Prefettura, Capitaneria di Porto, Soprintendenza, Comune e Libero Consorzio – e ne sollecita la partecipazione all’assemblea e l’intervento urgente per restituire il litorale ai cittadini.
“Il mare è di tutte e tutti”, ribadisce il PCI: “una risorsa pubblica da proteggere, non un privilegio per pochi”.

 

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