Agricoltori in crisi, Pasqua (M5s): “due disastri, la pioggia e la burocrazia regionale”

 Agricoltori in crisi, Pasqua (M5s): “due disastri, la pioggia e la burocrazia regionale”

Il maltempo dei giorni scorsi ha pesantemente compromesso il raccolto della stagione. Agricoltura in ginocchio e ristori che potrebbero tardare ad arrivare. Il deputato regionale siracusano Giorgio Pasqua (M5s) punta il dito. “La Regione – dice – deve rivedere le assurde procedure per l’assegnazione dei risarcimenti agli agricoltori in difficoltà a causa del maltempo. Mentre gli imprenditori aspettano ancora i fondi del 2018, si ritrovano nuovamente in ginocchio dopo la recente alluvione che ha colpito in particolare il territorio di Lentini, nel Siracusano. Raccolgo quotidianamente il grido di disperazione di chi, dopo ripetuti danni alle produzioni e senza fondi per ripartire, potrebbe vedersi costretto ad abbandonare l’attività”.
Era già accaduto nel 2018 ed allora il governo stanziò delle somme “affidate alla Regione e alla Protezione civile regionale, che predispose i criteri per la ripartizione. Dopo le richieste degli imprenditori, corredate da perizie asseverate degli agronomi, solo a febbraio del 2021 viene pubblicato l’elenco delle istanze ammesse e si scoprono le incongruenze. Quella più eclatante riguarda la decisione di concedere agli agrumicoltori che avevano stipulato polizza assicurativa, per la copertura da danni da alluvione, il 100% del contributo e di concedere a quelli che non avevano stipulato polizza soltanto il 50%: una logica insensata, da parte di uffici che applicano esattamente al contrario i criteri che avevano stabilito. Su questo controsenso e su altri problemi, lo scorso 20 ottobre ho interrogato l’assessore all’Agricoltura, Toni Scilla. Ad oggi nessuna risposta. Forse ha preferito dedicarsi alla kermesse politica del proprio partito anziché ai drammi che vivono gli agrumicoltori? Inoltre: dobbiamo prepararci a ripetere la stessa storia con i prossimi risarcimenti? Le imprese non possono subire una doppia alluvione, quella della pioggia e quella della burocrazia regionale”, conclude Pasqua.

 

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