Amianto nelle navi della Marina Militari: 31 unità ad Augusta, 12 mln per le bonifiche

 Amianto nelle navi della Marina Militari: 31 unità ad Augusta, 12 mln per le bonifiche

Amianto nelle unità militari e nelle basi a terra della Marina Militare italiana. “Dopo decenni di silenzi e di parziali ammissioni, finalmente l’ammissione: ben 136 unità navali ancora in servizio contengono amianto nei punti più disparati. E 31 di queste navi sono dislocate ad Augusta. Altre 60 a La Spezia e 45 a Taranto”. Il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Ezio Bonanni, commenta con favore la novità che arriva anche grazie alla relazione tecnica all’emendamento alla legge di bilancio, voluto dal M5S, per le bonifiche. Stanziati 12 milioni di euro per il triennio 2020 – 2022, che saranno impiegati per avviare il processo di bonifica di circa 30 unità navali. L’ammontare complessivo necessario per la bonifica integrale ammonta a circa 54 milioni di euro. “Certamente questi 12milioni di euro sono insufficienti, una goccia nell’oceano rispetto alla condizione di rischio effettiva nelle Forze Armate”, afferma ancora Bonanni, da anni impegnato nella tutela dei Militari e dei loro familiari. “La legge è una confessione e una palese ammissione della presenza di amianto nelle unità navali, di conseguenza della responsabilità della Marina e del Ministero della Difesa. Se l’unità navale è piena di amianto bisogna chiuderla e preservare la salute dei militari che non possono essere mandati a lavorare in condizioni di rischio”.
Alla Marina Militare l’Ona chiede ora uno scatto di orgoglio per riconoscere tutte le vittime che sarebbero collegate alla fibra killer. L’Osservatorio elenca “570 casi di mesotelioma fino al 2015; almeno 2000 morti per amianto; 1001 casi segnalati alla Procura della Repubblica di Padova fino al 2015 (relazione Commissione Parlamentare d’Inchiesta.
Il prossimo 6 febbraio, in Corte di Appello di Venezia inizia il procedimento che vede al banco degli imputati i più alti ammiragli della nostra Flotta Navale.
L’Ona ha costituito il dipartimento delle vittime del dovere che ha permesso il risarcimento dei danni in sede civilistica e che è possibile consultare, sia attraverso lo sportello telematico https://www.osservatorioamianto.com/vittime-del-dovere/, che con il n. verde 800034294.

in foto: Ezio Bonanni, presidente Ona

 

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