Ancora una notte di enorme lavoro per la Protezione Civile, ruspa e idrovore alla Fanusa

 Ancora una notte di enorme lavoro per la Protezione Civile, ruspa e idrovore alla Fanusa

E’ stata una nuova notte di straordinario impegno della Protezione Civile di Siracusa. Attenzioni tutte concentrate sulla Fanusa, con strade e abitazioni ancora sotto diversi centimetri di acqua dopo il passaggio del medicane Apollo. Uno sforzo straordinario, per il quarto giorno consecutivo. Non solo pompe idrovore e volontari a lavoro, nella zona di via Giulio Verne è anche arrivata una ruspa per aprire dei canali che agevolassero il deflusso delle acque.
E per gli abitanti della zona si avvicina la fine di un incubo. “Hanno fatto un lavoro enorme. Sono persone eccezionali, grazie a tutti”, dice un anziano signore finalmente uscito dalla sua villetta liberata dal fiume di acqua e fango che l’aveva investita. “Il livello dell’acqua è sceso a vista d’occhio, grazie per l’aiuto”, racconta un uomo poco distante.
La situazione è effettivamente migliorata anche in via Heredia ma rimane critica in via Giordano Bruno, con persone isolate da giorni.
Intanto in va lido Sacramento, altra zona balneare a sud di Siracusa, doppia emergenze. La strada è stata chiusa, in due tratti evidenti segni di frane e smottamenti del piano stradale. Purtroppo il fenomeno era noto e, pur nella severità di Apollo, ampiamente prevedibile. Se si fosse intervenuti per tempo, oggi non ci sarebbe questo grosso problema di viabilità con contrada Isola spezzata in due. Residenti e attività commerciali temono ora tempi lunghi di intervento. Se non si rafforza il costone su cui poggia la strada, inutile pensare ogni altra forma di intervento.

 

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