Autorizzazioni in Sicilia per impianti fotovoltaici, Granata e Bonomo: "No a saccheggi"

 Autorizzazioni in Sicilia per impianti fotovoltaici, Granata e Bonomo: "No a saccheggi"

Fotovoltaico in Sicilia, dibattito aperto dopo l’intervento del presidente della Regione, Renato Schifani, sulle nuove autorizzazioni di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Intervengono con una nota congiunta anche due ex deputati regionali, Mario Bonomo e Fabio Granata. “Le polemiche seguite alla presa di posizione di Schifani devono essere seguite da fatti concreti e azioni normative. La Sicilia, dopo aver subito notevoli oltraggi dalla industria legata al fossile bei decenni precedenti, non può adesso essere saccheggiata da impianti di dimensioni enormi, che devasterebbero in maniera irreversibile il nostro territorio, il paesaggio e la biodiversità, senza una piena cognizione di quanta di questa energia prodotta resti in Sicilia o venga invece trasferita altrove”. Granata e Bonomo si dicono convintamente favorevoli alla transizione ecologica e alle energie alternative, “ma come prevede il Piano Regionale della Energia bisogna collocare gli impianti di dimensione industriale in zone come le cave dismesse, le discariche esauste (secondo il Piano energetico ambientale già approvato), i tetti degli edifici pubblici, le aree agricole irrilevanti e prive di pregio, senza andare a impattare su vastissime estensioni di terreni agricoli, spiantando alberi e sconvolgendo gli equilibri naturali e la biodiversità”.
Quanto alle autorizzazioni relative agli impianti di grandi dimensioni che eventualmente possano essere concesse su terreni agricoli non di pregio, “la Regione Siciliana deve intervenire legislativamente, prevedendo automatismi di destinazione d’uso dei terreni individuati, cambiando la superficie catastale da agricola in industriale, con conseguente sostanziale determinazione dell’Imu a beneficio di Regione e comuni. Tutto questo – dicono Bonomo e Granata – oltre alle royalties, comporterebbe un notevole incremento nelle casse dei Comuni Siciliani e della Regione”.
Niente impianti fotovoltaici in “aree di pregio, in quelle interessate alla istituzione di Parchi, in quelle rilevanti sotto il profilo paesaggistico o della produzione agricola o della biodiversità”.

foto dal web

 

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