Bruciava rifiuti in mezzo alle case popolari, per un 40enne divieto di dimora a Noto

 Bruciava rifiuti in mezzo alle case popolari, per un 40enne divieto di dimora a Noto

Sei persone denunciate a Noto per gestione non autorizzata di rifiuti, in concorso e continuata. Per uno di loro, un 40enne, disposta dalla Procura di Siracusa anche la misura cautelare del divieto di dimora a Noto. A lui è contestata anche la combustione illecita di rifiuti. I veicoli utilizzati sono stati sottoposti a sequestro preventivo.
Le indagini sono state condotte dal Commissariato di Noto. Le sei persone coinvolte hanno un’età compresa tra 40 e 67 anni. del sequestro preventivo dei veicoli utilizzati.
A dare il via ai controlli, un esposto presentato dai residenti di via Sonnino, a Noto. Anche esponenti dell’amministrazione comunale avevano caldeggiato attività di ispezione per i casi segnalati. In particolare, il forte stato di degrado in cui versava la zona: due vie parallele che abbracciano un grande complesso di case di edilizia popolare. Sulla pubblica via venivano depositati non solo rifiuti solidi urbani, che non venivano correttamente conferiti con il sistema della raccolta differenziata, ma anche mobili ed altro. La cosa che maggiormente preoccupava ed allarmava gli esponenti, era la costante combustione dei cumuli di spazzatura che venivano incendiati nell’indifferenza più totale.
Nel periodo tra gennaio 2022 e febbraio 2023, le squadre dei Vigili del Fuoco effettuavano ben 22 interventi per lo spegnimento di incendi di rifiuti. Particolare interesse destava un’area recintata, con teloni frangivento oscurati, ubicata immediatamente a ridosso di una palazzina di edilizia popolare. All’interno – spiegano gli investigatori – erano stipati rifiuti di vario genere, una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto.
Al fine di risalire agli autori degli atti penalmente rilevanti, sono state disposte intercettazioni e riprese video. Questo ha permesso di identificare quello che viene ritenuto il principale utilizzatore dell’area che, in più occasioni, appiccava il fuoco ai rifiuti lì stipati o se ne liberava abbandonandoli sull’area pubblica di via Sonnino, unitamente a rifiuti speciali in eternit gravemente pericolosi per la salute pubblica.
Sin dall’inizio dell’attività investigativa, l’indagato rimuoveva ed eliminava i rifiuti stipati nell’area che aveva in uso. Per raggiungere tale scopo, “l’uomo non si sarebbe fatto scrupolo alcuno nell’incendiare i rifiuti, la cui combustione generava incendi anche di copiosa intensità, con il concreto e reale pericolo che gli stessi si propagassero in maniera incontrollata nelle vicine case popolari ubicate a ridosso dell’area”, rivelano fonti di Polizia. La combustione, in particolare, originava spesso dense nuvole di fumo potenzialmente dannose per la salute.

L’uomo, che risiede in altra area di Noto, per recarsi in via Sonnino utilizzava mezzi a lui riconducibili: una moto Ape Piaggio, un’autovettura Fiat 600 ed uno scooter. Le telecamere non lasciavano dubbi sulla responsabilità del 40enne, “ripreso più volte nell’esecuzione dell’azione delittuosa per poi allontanarsi repentinamente all’arrivo dei Poliziotti e dei Vigili del fuoco per ritornare a colpire quasi subito, nelle ore e nei giorni successivi”.
L’uomo, per porre in essere le condotte delittuose, si avvaleva anche della collaborazione di terze persone e dei loro rispettivi mezzi (autocarri). Anche il fratello era solito effettuare attività di raccolta e trasporto di materiale ferroso abbandonato nella discarica in esame. Per evitare la prosecuzione dei reati contestati, è scattato il sequestro preventivo anche di quei mezzi, ai fini della confisca ed affidamento in giudiziale custodia.
Nei confronti del principale indagato, disposta la misura cautelare del divieto di dimora a Noto e la prescrizione di non poter accedere in città senza autorizzazione specifica dell’Autorità Giudiziaria.
L’indagine del Commissariato, coordinata dalla Procura, ha consentito di interrompere l’azione delittuosa.

 

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