Capodanno in Ortigia, l’ordinanza: vietati i fuochi d’artificio, regole per alcol

 Capodanno in Ortigia, l’ordinanza: vietati i fuochi d’artificio, regole per alcol

Entreranno in vigore alle 20 del 31 dicembre, e resteranno in vigore fino alle 8 dell’indomani, le prescrizioni per il Capodanno sicuro contenute in un’ordinanza emessa dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia.
Per quanto riguarda la vendita e la somministrazione di alcolici e superalcolici, in piazza Duomo e in Ortigia è consentita nei locali dalle 20 del 31 dicembre all’una del primo gennaio 2020. Chi vuole brindare all’arrivo del nuovo anno in uno spazio pubblico all’aperto, potrà farlo dalle 23 all’una ma senza utilizzare contenitori di vetro o lattine. Le bevande non alcoliche potranno essere consumate liberamente e sempre usando contenitori riciclabili.
L’ordinanza, inoltre, vieta la vendita “di spari e prodotti pirici”, l’introduzione dei cosiddetti spray al peperoncino e prevede di liberare da ingombri e dagli arredi dei dehors piazza Duomo e le vie Landolina, Picherali, e Capodieci.
I trasgressori sono puniti con una sanzione dal 25 a 500 euro, con la possibilità di ridurla a 100 euro. Le multe potranno essere elevate solo dopo una prima diffida verbale e, nel caso di sanzione per il consumo di alcolici e superalcolici, dopo avere consentito di svuotare e gettare i contenitori. L’ordinanza, oltre che dalla Municipale, potrà essere applicata da tutte le forze di polizia.
“Soprattutto per i festeggiamenti all’aperto – spiega il sindaco Italia – si tratta di misure che la Questura richiede puntualmente dal 2017 e che sono dettate da ragioni di pubblica sicurezza. Il nostro compito è riuscire a conciliare queste esigenze con quelle degli operatori economici e con la voglia di divertimento della gente che mai, però, va associata all’abuso nel bere o a comportamenti potenzialmente dannosi a se stessi e agli altri. È nostro dovere garantire sempre l’incolumità di tutti e sono convinto che, allo stesso modo, ci possa divertire in assoluta sicurezza”.
Il provvedimento è il frutto delle disposizioni del Ministero dell’Interno dopo i fatti di Torino del 2017 (in occasione delle finale di Champions League) e delle richieste avanzate dalla Questura al tavolo tecnico tenuto il 23 dicembre al quale hanno partecipato anche i rappresentanti di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza e dei Vigili del fuoco.

 

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