Caporalato e braccianti stranieri, il sindaco Italia: "affittate le case sfitte a questi lavoratori"

 Caporalato e braccianti stranieri, il sindaco Italia: "affittate le case sfitte a questi lavoratori"

“Consentire ancora occupazioni o sistemazioni abitative abusive significa solo favorire i caporali. Vogliamo interrompere questo circolo vizioso. E stiamo dimostrando nei fatti di voler fare qualcosa, nella direzione della legalità”. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, commenta con queste parole lo sgombero dei 27 stranieri a Cassibile, avvenuto lo scorso venerdì. Il tema è al centro di un acceso dibattito pubblico e la Prefettura ha recentemente richiamato i sindaci di tutti Comuni a seguire la strada intrapresa dal capoluogo e da Lentini. Allo stesso tempo, da Palazzo del Governo, hanno anche invitato le aziende agricole ad occuparsi pure delle soluzioni abitative per la manovalanza stagionale.
Intervenendo in diretta su FMITALIA, il primo cittadino ha rivolto un appello ai proprietari di case attualmente sfitte, in tutta la provincia. “Affittatele a questi lavoratori. Sottraiamoli allo sfruttamento di delinquenti senza scrupoli. Non vogliono l’elemosina, non sono dei senzatetto e men che meno dei naufragi. Sono lavoratori che vogliono pagare l’affitto. E possono pagare: lavorano, hanno la dignità del lavoro. Così si spezza la prima catena del caporalato”. Il sindaco sprona su questo fronte anche le aziende agricole del territorio: “facciano la loro parte e il loro dovere. In fondo, senza questi lavoratori avrebbero grosse difficoltà ad andare avanti”.
Ma c’è anzitutto da vincere la perplessità di molti proprietari di case che potrebbero non vedere di buon occhio una simile soluzione. “Come facciamo già da tempo, insieme alla Caritas, per i siracusani in difficoltà abitativa, anche in questo caso saremmo pronti a fornire garanzie reali per i proprietari delle abitazioni”.

 

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