Cassibile. Li considerava amici, ma diventano i suoi "aguzzini". Brutta avventura per un invalido

 Cassibile. Li considerava amici, ma diventano i suoi "aguzzini". Brutta avventura per un invalido

Una storia di cattive conoscenze e pessime abitudini, che sarebbe anche potuta costare  la vita ad un invalido di Cassibile. La sua “colpa” più grande, avere scelto come compagni di avventura Giuseppe Grande (57) e Nunzio Giudice (53). Succede tutto nella frazione siracusana. I tre conoscenti – secondo quanto ricostruito dai carabinieri – si erano incontrati per acquistare dell’eroina da consumare insieme. Il disabile, per questo scopo, avrebbe consegnato 20 euro appena vinti alle macchinette ai suoi “amici” così da poter andare in auto ad acquistare la droga.  Quando il terzetto si ritrova nelle campagne di Cassibile, all’invalido viene consegnata la dose di eroina che una volta assunta lo induce in un forte stato confusionale, aggravato dal precedente consumo di alcool. Grande e Giudice, approfittando delle sue condizioni, avrebbero a questo punto trattenuto la vittima con la forza rubandogli altri 20 euro. Caricato l’invalido in auto, in stato di quasi incoscienza, lo avrebbero poi abbandonato riverso sulla sedia esterna di un bar di Cassibile per darsi quindi alla fuga. Il titolare dell’esercizio  ha subito allertato i Carabinieri. Alcuni  hanno provveduto a soccorrere la vittima (dimesso poco dopo dall’ospedale, riscontrati solo effetti dell’alcool e della droga), altri hanno raccolto le informazioni disponibili e si sono messi alla ricerca dei due uomini, riuscendo rintracciarli in fretta. Grande e Giudice sono stati arrestati e posti ai domiciliari. L’accusa per loro è di abbandono di persona incapace, omissione di soccorso e cessione di sostanza stupefacente.

 

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