Dopo lo scioglimento, il default: altro brutto colpo per il Comune di Pachino

 Dopo lo scioglimento, il default: altro brutto colpo per il Comune di Pachino

Dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni della criminalità organizzata, per Pachino è arrivato un nuovo colpo: la dichiarazione di dissesto. La commissione prefettizia nominata per gestire l’ente non ha potuto fare diversamente, con i conti pubblici schiacciati da un passivo che si aggirerebbe attorno ai 30 milioni di euro tra debiti fuori bilancio, mancata riscossione e interessi passivi.
Ad essere maggiormente penalizzati dal default saranno i creditori del Comune di Pachino a cui verrà liquidato, dietro accordo transattivo, una parte di quanto dovuto con percentuale variabile dal 40 al 60%. Nessuna ricaduta, invece, sul personale comunale e sui tributi locali, le cui aliquote sono già al massimo. Il primo nodo da affrontare sarà, però, quello dell’elevata evasione o elusione delle tasse locali.
A gestire le delicata fase del dissesto, con conseguenze che si allungheranno sui prossimi 5 anni di vita del Comune di Pachino, sarà una commissione a tre nominata da parte del presidente della Repubblica. Tecnicamente si tratta di un Organismo Straordinario di Liquidazione che dovrà cristallizzare il passivo al 31 dicembre 2018 e gestire crediti e debiti pregressi.

 

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