Foreign fighter arrestato e rimesso in libertà: per la Procura non è reato

 Foreign fighter arrestato e rimesso in libertà: per la Procura non è reato

Il 29enne Paolo Andolina era stato arrestato con l’accusa di spaccio di droga. I carabinieri lo hanno trovato in possesso di 13 dosi di eroina già confezionate e 9 flaconi di metadone. Ma per il tribunale di Siracusa “i fatti non costituoscono reato” e pertanto è
stato rimesso in libertà.
Paolo Andolina, conosciuto perché foreign fighter contro l’Isis accanto al popolo curdo, nome di battaglia Azadi, non sarebbe stato dedito allo spaccio ma solo al consumo dello stupefacente trovato in suo possesso.
È rimasto appena qualche ora ai domiciliari, prima della cancellazione dell’arresto.
Una decina d’anni fa era andato a vivere a Torino. Lì ha maturato la scelta di diventare un combattente in Kurdistan. È stato anche nel nord della Siria, per difendere la causa del popolo curdo.
Era rientrato a Pachino dove i carabinieri, nel corso di un controllo, lo hanno sorpreso con lo stupefacente.

 

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