Gian Piero Reale confermato alla guida di Confindustria. “Fermare nuova emigrazione”

 Gian Piero Reale confermato alla guida di Confindustria. “Fermare nuova emigrazione”

Gian Piero Reale confermato alla guida di Confindustria Siracusa. Lo ha deciso l’assemblea generale degli industriali che ha rinnovato la sua fiducia per il secondo mandato consecutivo all’ingegnere.
Lo affiancheranno come vice Guglielmo Arrabito (Sasol Italy), Giancarlo Bellina (B2G), Ermelinda Gerardi (Gold Services), Antonino Governanti (ENI Versalis), Angelo Grasso (Sonatrach Raffineria Italiana), Enzo Montalbano (Isab) e Maria Pia Prestigiacomo (VED), oltre ai vice presidenti di diritto Paolo Augliera (Solesi), Lelia Crispino (A&L Property) e Caterina Quercioli Dessena (Servizi Gestione Ambiente).
La riconferma di Reale rappresenta un segnale di continuità e fiducia nel percorso avviato durante il suo primo mandato, caratterizzato da un forte impegno per il rilancio industriale, la promozione della sostenibilità e il rafforzamento del dialogo tra imprese, istituzioni e territorio.
L’assemblea è stata l’occasione per affrontare i temi centrali per il futuro delle imprese del territorio, tra cui la transizione ecologica ed energetica, le infrastrutture e l’attrattività del territorio per nuovi investimenti.
Tra i temi centrali del nuovo mandato, particolare rilievo avranno l’innovazione tecnologica e l’intelligenza artificiale, strumenti ormai fondamentali per aumentare la competitività delle imprese. Sarà essenziale accompagnare le aziende nella transizione digitale, promuovendo una cultura dell’innovazione diffusa e sostenendo l’adozione responsabile delle nuove tecnologie. Confindustria Siracusa intende farsi promotrice di un ecosistema favorevole allo sviluppo di competenze avanzate e alla creazione di nuove opportunità per il territorio.
“Sicurezza e ambiente restano temi primari e fondamentali sui quali lavoriamo costantemente”, ha detto Reale. “È inoltre necessario offrire ai giovani nuove opportunità di lavoro di qualità per fermare la nuova emigrazione che ha visto negli ultimi vent’anni l’abbandono della Sicilia da parte di 219.000 giovani”.

 

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