I numeri, gli ospedali, le terapie intensive: "a Siracusa non si è capita la gravità del covid"

 I numeri, gli ospedali, le terapie intensive: "a Siracusa non si è capita la gravità del covid"

“A Siracusa non si è ancora compresa la reale gravità del problema covid. In queste giornate sembra di assistere ad un clamoroso cortocircuito collettivo e mentre contagi e ricoveri aumentano, cresce anche l’insofferenza per le prescrizioni imposte a tutela di tutti”. Lo dicono il parlamentare Paolo Ficara ed il deputato regionale Stefano Zito (M5s).
“I cittadini sono disorientati da troppe polemiche politiche sterili e fuori luogo, con Regioni e sindaci che si pizzicano e sembra che il cuore del problema sia un colore. Nel frattempo, le strutture sanitarie sono sempre più vicine al collasso. Risultato? Una incoscienza comune che liquida con superficialità una lotta globale come quella condotta contro la pandemia. E’ un atteggiamento irresponsabile e inaccettabile. Non si è ancora compreso come si stiano creando tutte le condizioni per una nuova serrata. Rischiamo la chiusura, altro che coprifuoco notturno”. Nelle ultime giornate si sono moltiplicate le segnalazioni di feste, banchetti, assembramenti non controllati, asporto a metà dai bar con consumazione di gruppo sui marciapiedi e senza mascherina. Insomma, vanificati gli sforzi di chi da sempre rispetta e osserva i precetti del Dpcm.
Secondo il parlamentare Ficara ed il deputato Zito stanno anche venendo meno pezzi importanti di comunicazione pubblica. “Servono informazioni precise ed aggiornate sulla situazione sanitaria. L’Asp di Siracusa, ad esempio, ci dica quali sono i numeri reali negli ospedali. E dica quale è lo stato di stress reparti ordinari e terapie intensive. Altre province forniscono già questi dati, resi pubblici anche per consentire al cittadino di comprendere che non è un gioco. Servono numeri, fotografia oggettiva della situazione. Gli ospedali siciliani si stanno riempiendo mentre fuori si gioca ancora al ‘non ce ne è coviddi’. Siamo già oltre la soglia critica delle terapie intensive al 30%. Se salta il sistema sanitario, ne pagheremo tutti le conseguenze. Pazienti gravi e meno gravi, per ogni patologia. Siamo vicini a chi sta dovendo sacrificare giornate preziose della propria attività professionale e come governo stiamo accelerando più possibile sul fronte dei ristori, ampliando anche la platea. Ma si deve capire che la situazione è seria”.

 

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