Inchiesta sul depuratore Ias, il Codacons: “Basta rinvio, interventi necessari per la salute”

Inchiesta sul depuratore consortile Ias, a servizio principalmente del polo petrolchimico siracusano. I periti nominati dal Gip hanno descritto la struttura attualmente inadatta al trattamento di reflui industriali, con emissioni in atmosfera con frequenti superamenti dei limiti di legge per sostanze pericolose come benzene e toluene, vasche in parte non operative e un sistema di trattamento concepito per reflui civili, non industriali. D’altra parte, secondo i consulenti, l’assenza di componenti fondamentali come la flottazione e la filtrazione, nonché il mancato funzionamento dell’impianto di deodorizzazione, dismesso dal 2012, renderebbe il ciclo di trattamento fortemente deficitario.
Anche il Codacons, associazione dei consumatori, chiede interventi urgenti a tutela della salute pubblica. “Non è più procrastinabile un’azione incisiva e immediata”, dice secco l’avvocato Bruno Messina (Codacons). Le azioni necessarie, peraltro, sono state descritte dagli stessi periti del Tribunale. Il Codacons sollecita un Tavolo Tecnico permanente con lo scopo di monitorare l’avanzamento dei lavori e garantire un processo partecipato di ristrutturazione dell’impianto. “Non è più tollerabile la logica del rinvio”.