L’assessore regionale Grasso: “non abbiamo abbandonato la ex Provincia di Siracusa”

 L’assessore regionale Grasso: “non abbiamo abbandonato la ex Provincia di Siracusa”

“La complessa situazione finanziaria del Libero Consorzio Comunale di Siracusa ha, e ha sempre avuto, massima attenzione e concreto sostegno da parte del governo Musumeci”. L’assessore regionale alle autonomie locali, Bernadette Grasso, prova così ad allontanare il sospetto che la Regione abbia abbandonato al suo destino la ex Provincia Regionale di Siracusa ed i suoi lavoratori.
“Nello scorso mese di agosto, in sede di ripartizione della prima tranche di risorse derivanti dall’accordo integrativo fra Stato e Regione, Siracusa aveva già ricevuto un’assegnazione pari a più di 7 milioni di euro. La ripartizione degli ulteriori 28 milioni di euro, oggetto della Conferenza Regione-Autonomie locali di mercoledì scorso, non è certo stata fatta in modo discrezionale. La Conferenza ha, infatti, stabilito di ammettere al riparto – prosegue l’assessore messinese – solo gli enti i cui bilanci sono in disequilibrio ma non in dissesto dichiarato. Siracusa, com’è noto, si trova in una condizione di grave dissesto, che non era, purtroppo, risolvibile in quella sede e con quelle risorse. Tuttavia, le è stato assegnato un contributo che ammonta a più di 5 milioni di euro, di cui 4 milioni nell’ambito della prossima tranche dei trasferimenti dell’Accordo sottoscritto con lo Stato a dicembre 2018”. Ma in realtà quelle somme sarebbero vincolate e destinate ad investimenti (strade, ad esempio) e non possono pertanto essere utilizzate per il pagamento degli stipendi.
“Il caso Siracusa sarà discusso nel dettaglio al Mef, durante l’incontro del prossimo 22 ottobre con il sottosegretario Villarosa. Questo non significa disinteressarsi delle sorti dell’ente, semmai l’esatto opposto. Significa chiedere il rispetto dell’accordo raggiunto sulle ex Province, con l’eliminazione del prelievo forzoso, che ha messo in ginocchio i nostri enti, unitamente alla previsione di adeguati strumenti di perequazione”.

 

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