Pallanuoto. All'Ortigia non riesce l'ultimo acuto

 Pallanuoto. All'Ortigia non riesce l'ultimo acuto

Due squadre ferite e vogliose di riscattarsi: alla fine, vince quella che sbaglia meno. L’Ortigia paga qualche errore di troppo, soprattutto in superiorità numerica, e l’Olympiacos alla fine porta a casa i tre punti. La gara si gioca su ritmi alti, con le squadre che si fronteggiano alla pari. L’equilibrio viene interrotto dai greci, che passano in vantaggio con Irving a uomini pari. Trascorrono due minuti e Mirarchi pareggia in superiorità. L’Olympiacos si riporta avanti con Daube, ma Gallo, dopo una bella azione, agguanta il pareggio. Ci pensa ancora Irving, però, in superiorità, a fissare il punteggio sul 3-2. Nel secondo parziale è l’Ortigia a fare il primo squillo, con un gran tiro di Cassia. Poco dopo, gli ellenici però rimettono la freccia con Kapotsis e Kakaric. L’Ortigia non si scompone, Napolitano accorcia e Tempesti para tutto. A metà gara l’Ortigia è sotto 4-5. Il terzo tempo si apre con la rete di Ferrero che riporta in parità il match. I greci reagiscono, guadagnando una superiorità che capitan Mourikis realizza. Poi Irving si fa ipnotizzare da Tempesti e tira il rigore sulla traversa. L’Olympiacos continua ad attaccare e con un doppio break si porta sull’8-5. Ancora Ferrero, però, con un tiro da posizione 4 accorcia le distanze. Nell’ultimo quarto l’Ortigia ha una grande occasione con l’uomo in più, ma Zerdevas salva e, sul rovesciamento di fronte, Dervisis allunga con un tiro dalla distanza. Rossi tiene in vita i biancoverdi, ma ancora Dervisis porta a +3 i greci. Gallo accorcia nuovamente a 1’15 dal termine, ma non c’è più tempo.
A fine partita, il commento del coach Stefano Piccardo: “Abbiamo offerto una buonissima prova di carattere, giocando una buona pallanuoto e facendo bene il nostro lavoro in difesa. Avevamo davanti i campioni d’Europa in carica. Direi che la squadra si è espressa bene, reagendo al passo falso di ieri. Oggi i miei ragazzi hanno giocato a un livello altissimo e sono molto contento di come abbiamo risposto nel momento di difficoltà. Giudico positivamente la prestazione della squadra, c’è solo da elogiare il comportamento di questi ragazzi, perché ho giocatori che fanno quattro tempi e non sono più ragazzini. Da fuori spesso è facile giudicare, ma noi siamo questi, ci siamo qualificati in Champions per la prima volta nella storia, compiendo un miracolo, e stiamo onorando questa competizione al massimo. Siamo rammaricati perché si poteva fare un po’ meglio in certe cose, ma oggi abbiamo perso con onore “.
Nel post partita parla anche il portiere biancoverde Stefano Tempesti: “È stata una partita difficile perché ci sono stati tanti errori individuali che poi hanno condizionato il risultato. Siamo sempre più vicini alle grandi squadre, a quelle che in passato hanno vinto molto più di noi e questi sono passaggi obbligati per crescere. Fa male, sono passaggi dolorosissimi perché non ti fanno dormire la notte, ma se vogliamo crescere dobbiamo passare, come tutti, anche da queste sconfitte, che sono amare, fanno male. Perché arrivi vicino alla vittoria e poi non vinci “.
“Ora dobbiamo resettare tutto – conclude Tempesti – perché abbiamo visto che in questo torneo ogni partita ha una sua storia. Basti pensare che il Recco ieri ha vinto con 15 gol di scarto contro Jug e oggi per poco non pareggiava con Marsiglia. Quindi domani sarà tutta un’altra giornata, un’altra partita. Noi dobbiamo avere testa solo per questo impegno e andare avanti. Tutto è ancora aperto, tutto è possibile”.

 

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