Patto d'impegno sul Waterfront: la richiesta della Fillea a tutti i candidati

 Patto d'impegno sul Waterfront: la richiesta della Fillea a tutti i candidati

“La battaglia serrata per le elezioni amministrative siracusane è entrata nel vivo e tutti i programmi disegnano un futuro luminoso per questa città. Tra le illusioni delle promesse elettorali e le fisiologiche schermaglie da campagna elettorale su passato, presente e futuro della città, la politica non si è mai presentata così divisa su idee e programmi. Le 8 candidature sono l’ovvio riassunto di questa lacerazione. Ma c’è qualcosa che può e deve unire e potrebbe anche segnare un momento di coesione – seppur isolato – rispetto alla serratissima campagna elettorale che si sta sviluppando: si tratta del Waterfront di Siracusa”. Questa la premessa di Salvo Carnevale, segretario provinciale della Fillea Cgil . Parte la proposta del sindacato, che punta l’attenzione su quello che il segretario definisce  “un progetto che potrebbe cambiare il volto della città e cambiarne la prospettiva sociale, economica e occupazionale. Tutti insieme, i candidati – questo l’appello-  sottoscrivano un impegno sul progetto. Sarebbe un segnale importantissimo che potrebbe rappresentare il viatico decisivo per costringere il Governo a spendere e a spendersi. Vedere, almeno su questa tema, l’intera città coesa sarebbe il giusto biglietto da visita per sedersi al tavolo della trattativa con delle carte buone”. Poi il rappresentante della Fillea aggiunge altri input.
“Si abbandonino, innanzitutto-prosegue – le timidezze sulla questione legata alla smilitarizzazione parziale dell’idroscalo. Non è compatibile con il PNRR e con l’idea innovativa e sostenibile che dovrebbe muovere il progetto del Waterfront. Si rendano, infine, compatibili la volontà politica e il concorso di idee della comunità; la naturale vocazione dei luoghi con la valorizzazione delle peculiarità paesaggistiche e ambientali; la restituzione dell’intera area (dal fiume Ciane a Ortigia giusto per capirci) alla fruibilità sociale, cittadina e turistica in un quadro di sostenibilità; il totale recupero dal degrado e dall’abbandono anche al fine di produrre effetti economici positivi e visibili”.

 

 

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