Commemorato a Sortino il terribile incidente di volo che costò la vita a tre Carabinieri

 Commemorato a Sortino il terribile incidente di volo che costò la vita a tre Carabinieri

Ricorre oggi il 20° anniversario dell’incidente di volo occorso, nel territorio di Sortino, ad un elicottero dell’Arma. Precipitò con a bordo il Mar.AsUPS Alessandro Trovato, il Mar.AsUPS Enrico Mincone, effettivi al Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania, e il brigadiere Massimiliano Lotito, in forza al Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa. Quel giorno i tre militari dell’Arma persero la vita mentre stavano sorvolando la valle dell’Anapo, area di possibili nascondigli di latitanti, allo scopo di studiare mirati servizi di ricerca.
Questa mattina, nel giardino antistante la sede del Comune di Sortino, dove è collocata una stele in memoria dell’evento, alla presenza dei familiari e delle massime Autorità civili e militari della provincia, con gli onori militari è stata deposta una corona dai Carabinieri in Grande Uniforme.
Il comandante provinciale dei Carabinieri di Siracusa, colonnello Gabriele Barecchia, ha rivolto un cordiale saluto e ringraziato le Autorità, i familiari presenti e i Carabinieri in servizio e in congedo intervenuti ed ha ricordato Alessandro, Enrico e Massimiliano, tre Carabinieri vittime del quotidiano dovere al servizio della Comunità che quel 5 maggio del 2003 portarono i tre militari dell’Arma all’estremo sacrificio, mentre sorvolavano la valle dell’Anapo.
Dopo la deposizione della corona e la Santa benedizione della Stele, tutti gli intervenuti, si sono stretti in preghiera, in una messa celebrata nella Chiesa di San Giuseppe dal Cappellano Militare dell’Arma per la Sicilia Orientale, don Rosario Scibilia e dal parroco don Luigi Magnano, accompagnati dalle voci del coro della parrocchia.
“La ricorrenza odierna non vuole essere solo una mera rievocazione di quanto tragicamente accaduto quel giorno, piuttosto è l’espressione più autentica e concreta della convinta e radicata volontà di ogni Carabiniere di indicare a simbolo ed esempio per tutti la fedeltà e la profonda consapevolezza della missione, a rischio della propria incolumità e della stessa vita”, spiegano dal Comando provinciale dell’Arma.

 

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