Politica. Ricandidatura di Italia? “Oltre” dice si, i distinguo di “Lealtà&Condivisione”

 Politica. Ricandidatura di Italia? “Oltre” dice si, i distinguo di “Lealtà&Condivisione”

Potrebbe andare anche oltre settembre la risoluzione della partita rimpasto in giunta a Siracusa. Incontri e verifiche alla ricerca di una sintesi politica a prova di altri scossoni, per arrivare fino alla fine del mandato senza ulteriori inciampi di percorso. Questa sarebbe la volontà del sindaco, specie dopo la scelta di Italia Viva e Pd che hanno ritirato il loro supporto alla squadra di governo cittadino.
E nella ricerca di nuovi equilibri, con Azione pronta a scendere in campo ma ancora da “misurare” a Siracusa, bisogna sciogliere il nodo ricandidatura. L’assessore comunale Fabio Granata con il movimento politico Oltre aveva immaginato per il 2023 un “terzo” polo a sostegno della seconda candidatura di Francesco Italia. Ma il “Patto per la Città” presentato come “schieramento civico alternativo al vecchio centrosinistra alleato ai 5stelle e al centrodestra cittadino” e fondamentalmente poggiato su Oltre (2,45% di preferenze al primo turno nel 2018) e Lealtà & Condivisione (5,76%).
“Questa prospettiva non significa chiudere al dialogo e alla collaborazione con tutte le forze politiche e le rappresentanze parlamentari della città, soprattutto quando sono in gioco gli interessi di Siracusa. Noi – spiega Granata – lavoreremo, accanto a Francesco Italia, per rafforzare e rilanciare il Patto su un progetto costretto a volte a scelte impopolari ma ben consapevole della prospettiva politica e culturale sulla quale indirizzare la
nostra bella Città”.
Ma poco dopo questa presa di posizione pubblica, arrivano i distinguo di Lealtà & Condivisione. “La coalizione marcatamente civica denominata Patto per la città avrebbe sicuramente, sul piano amministrativo, più di un argomento da spendere in suo favore, ma sul piano politico avrebbe ben poche speranze di spuntarla”, taglia corto Ezio Guglielmino. Sostenere una ricandidatura di Francesco Italia? “Questione non compiutamente esaminata da Lealtà e Condivisione e che, personalmente, ritengo non di stringente attualità. Il tema, semmai, è la priorità di mettere in piedi un ampio schieramento in grado di costituire una alternativa credibile al centrodestra”, aggiunge. “L’attuale contesto politico cittadino dovrebbe piuttosto indurre ad una riflessione meno estemporanea e più rigorosa riguardo alla difficoltà evidente, allo stato, di produrre un’offerta politica in grado di mobilitare l’elettorato progressista”, scrive Ezio Guglielmino. “E’ un problema che riguarda tutti e non solo le forze politiche che sorreggono la giunta Italia e che legittimamente coltivano l’ambizione di dare continuità alla attuale esperienza amministrativa. Ma che commetterebbero un errore imperdonabile se pensassero di rinchiudersi nel fortino autoreferenziale di palazzo Vermexio. Riguarda noi di Lealtà e Condivisione, il PD e la sinistra nel suo complesso, il movimento cinque stelle, il mondo del civismo che seppe ritrovarsi attorno alla figura di Giovanni Randazzo, segmenti della destra liberale cittadina che non si riconoscono nelle posizioni estreme della Lega e di FdI. I due anni scarsi che ci separano dalle prossime amministrative sembrano tanti, ma in realtà, se si considerano soprattutto le condizioni di partenza, sono appena sufficienti, se si parte subito, per provare a costruire una prospettiva comune attrattiva e competitiva. Noi ci siamo. Ora attendiamo che anche gli altri diano un segnale inequivocabile nella medesima direzione”. Insomma, guai a chiudersi e correre soli in contrapposizione alle forze tradizionali.

 

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