Problemone traffico: a Siracusa circolano 68mila veicoli, un’auto ogni 1,7 abitanti

Il ponte pasquale, prova generale di scampagnate e gite fuoriporta, riporta d’attualità il tallone d’Achille di Siracusa: la viabilità urbana. Come ogni anno in primavera, si registra un aumento significativo nel traffico. Il fenomeno è particolarmente evidente in alcuni snodi chiare come via Malta verso il varco Ztl, viale Paolo Orsi e via Elorina, dove la combinazione di flussi crescenti, interventi viari non risolutivi e comportamenti poco civili alla guida collaborano nel generare disagi quotidiani.
Secondo i dati più recenti diffusi da Anas, negli ultimi quindici giorni Siracusa ha registrato un aumento del traffico veicolare pari al +24% rispetto allo stesso periodo del 2024. Aumentano i turisti ma anche la voglia di spostarsi verso le spiagge e le contrade della zona sud. Il vero nodo alla base del problema, però, è l’elevatissimo volume di veicoli in circolazione in rapporto alla dimensione della città e alla sua rete viaria. L’ultimo report dell’ACI (Automobile Club d’Italia), aggiornato a fine 2024, segnala nel territorio comunale di Siracusa oltre 68.000 veicoli immatricolati (tra auto, moto e veicoli commerciali leggeri), a fronte di una popolazione residente di circa 117.000 abitanti. Praticamente una media di un’auto ogni 1,7 abitanti, una delle più alte della Sicilia. A ciò si somma l’afflusso giornaliero di veicoli provenienti dalla provincia e dai comuni limitrofi, soprattutto durante i mesi turistici e nei weekend.
Il traffico attuale è costretto poi a muoversi lungo una rete stradale progettata tra gli anni ’60 e ’80, pensata per una città ben diversa da quella odierna. Quartieri come Mazzarrona ed Epipoli come anche la zona sud hanno visto crescere densità abitativa e funzioni commerciali, senza un adeguamento delle infrastrutture viarie. Il trasporto pubblico sta cercando di attirare attenzione, nuove pensiline e le paline informative a led potrebbero dare ulteriore slancio.
L’assenza di una vera tangenziale urbana, la mancanza di corsie preferenziali e le rotatorie sotto dimensionate contribuiscono a trasformare ogni spostamento in un percorso a ostacoli. Siracusa è cresciuta essenzialmente in orizzontale e senza un vero piano mobilità. Si è costruito molto, in particolare negli anni 80, ma non si è adeguatamente pensato a come far muovere le persone. Risultato? Oggi la città si ritrova strozzata su se stessa. Il Comune di Siracusa, consapevole delle difficoltà, ha messo in campo alcune soluzioni: dal nuovo servizio di trasporto urbano alle ciclabili. Di prospettiva lo studio – ancora in corso – per una viabilità intermodale (auto+barca) per i collegamenti tra Ortigia e zona Isola. L’idea dei parcheggi scambiatori (Elorina, Von Platen, Mazzanti, Molo) non è ancora decollata. E il nuovo sistema integrato di rotatorie pare scaricare tutto il suo peso in immissione verso viale Paolo Orsi.
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