Processo Firmopoli, la testimonianza: "mi dissero che per un mio capriccio fecero notte"

 Processo Firmopoli, la testimonianza: "mi dissero che per un mio capriccio fecero notte"

Nuova udienza del processo “Firmopoli” in tribunale a Siracusa. C’era attesa per la prevista testimonianza di Peppe Patti che con la sua denuncia diede il via alle indagini. “Mi ricordo le parole di Giovanni Cafeo quando mi disse che avevano tutti fatto nottata per un mio capriccio”, ha detto confermando quanto contenuto nel suo esposto in cui aveva palesato i dubbi sull’autenticità delle firme a supporto di una lista elettorale delle amministrative del 2013. Si trattava di Rinnoviamo Siracusa Adesso dove proprio Patti avrebbe chiesto a pochi giorni dalla scadenza di figurare come capolista solo che la nuova raccolta di firme non sarebbe stata autentica.
Accusati di falso ideologico sono in 12, per le presunte false sottoscrizioni di 13 liste partecipanti alle elezioni elettorali del 2013 a Siracusa.
Nomi illustri tra gli imputati come quello dell’ex sindaco, Giancarlo Garozzo, l’ex vicepresidente del Consiglio comunale, Michele Mangiafico, l’ex assessore alle Politiche sociali, Liddo Schiavo e gli ex consiglieri comunali Luciano Aloschi, Sebastiano Di Natale, Natale Latina, Riccardo Cavallaro insieme a tre funzionari pubblici, Ignazio Leone, Salvatore Gianino ed Ettore Manni, e due ex consiglieri provinciali, Sebastiano Butera e Nunzio Dolce. Giovanni Cafeo, citato da Patti, non è coinvolto nella vicenda. L’attuale deputato regionale di Italia Viva era, all’epoca dei fatti, uno dei promotori della candidatura a sindaco di Giancarlo Garozzo.
Patti, rispondendo alle domande del pm Francesca Eva, ha spiegato la genesi dei sospetti che lo portarono poi a presentare la denuncia. Sospetti, in particolare, “sulla rapidità con cui erano riusciti a comporre la lista Rinnoviamo Adesso Siracusa. Prima di presentare l’esposto – ha aggiunto – sono andato a vedere quella lista e mi sono accorto che c’erano delle anomalie. Era immacolata rispetto alle altre, una circostanza strana, sembrava fotocopiata”.
Sono poi stati ascoltati anche altri due testimoni prima della fissazione delle prossime udienza. Ma si tratta di un processo che corre veloce verso la prescrizione, a novembre.

 

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