Quelli che… ripuliscono coste e spiagge, l’esempio degli ‘anonimi’ custodi del mare

 Quelli che… ripuliscono coste e spiagge, l’esempio degli ‘anonimi’ custodi del mare

Non glielo ha chiesto nessuno. Lo fanno e basta. E certo non per un applauso o per un grazie pubblico. In una provincia che purtroppo vanta un tasso elevato di abbandonatori di rifiuti seriali, ci sono fortunatamente anche loro: quelli che puliscono. Come fosse una missione, soprattutto lungo spiagge e scogliere.
C’è chi come Fabio e Ninny quasi ogni mattina puoi incontrarli ad Ognina: pick up, guanti e sacco di plastica per raccogliere plastica, bottiglie, cartacce lasciate a due passi dal mare da chi non ha neanche un refolo di coscienza. Un avvocato e un ispettore superiore di pubblica sicurezza.
Ma ci sono anche Linda e Luca, Jano e Pasquale, Gianni, Ciccio e lo spagnolo Aleandro. L’elenco potrebbe essere decisamente più lungo e perdoneranno gli assenti. Terrauzza, Plemmirio, Arenella, Isola, Fontane Bianche. Questi angeli del mare cercano di sopperire all’incuria altrui, armati solo di buona volontà e rispetto per la natura. La loro è una scelta, per restituire dignità alle coste. Non serve un’associazione o uno slogan, non rivendicano contributi o foto sui socal. Molto semplicemente, come altri sporcano loro invece puliscono.
Sono i silenziosi difensori del nostro futuro blu, alfieri involontari che tracciano – forse inconsapevoli – un percorso migliore per tutti. Il premio? Vedere i bambini che si avvicinano e chiedono di dare una mano. C’è ancora speranza, quindi.
Su una cosa sono tutti d’accordo, questi angeli delle coste. “Se proprio dovete buttare spazzatura in spiaggia, perchè non riuscite a riportarla con voi, almeno mettete tutto in un sacchetto anzichè sparpagliare roba…”. E’ una frase che ripetono all’unisono. E suona come un’ammissione di sconfitta per una società che si credeva moderna e civile ma che in educazione ambientale è invece costantemente in debito.
Forse non sono cool, ma quanto bello sarebbe una volta tanto l’esempio giusto. Viva gli influencer del rispetto.

 

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