Risolta la mini crisi degli ingombranti, a Siracusa ed Augusta riparte il servizio

 Risolta la mini crisi degli ingombranti, a Siracusa ed Augusta riparte il servizio

Riparte il servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti. Dopo lo stop di fine agosto, è stata affidata la nuova procedura per cui a Siracusa si può tornare a conferire i rifiuti di grandi dimensioni presso il Ccr di Targia. Nel contempo, disposto l’avvio delle operazioni straordinarie di raccolta degli ingombranti abbandonati in queste lunghe settimane sulle strade del capoluogo. C’è ancora da attendere per la ripartenza del servizio di prenotazione del ritiro a domicilio. Questione di qualche giorno, assicurano da Palazzo Vermexio. Intanto, anche ad Augusta quasi tutto pronto per il nuovo affidamento e la ripresa del servizio, prevista entro la settimana prossima.
Si tratta delle due principali città della provincia aretusea – non le uniche in Sicilia – costrette a stoppare il servizio per la nota carenza di impianti disponibili a ricevere rifiuti classificati come “ingombranti”.
A causare il problema ai comuni aretusei era stato l’improvviso stop al conferimento nell’impianto di Belpasso. Venendo a mancare il terminale, era stata giocoforza necessaria l’interruzione della raccolta e del conferimento degli ingombranti. Una circostanza che si è, purtroppo, tradotta in un aumento vertiginoso degli abbandoni in strada.
“Con i primi scarichi abbiamo liberato i cassoni del Ccr di Targia, dove adesso si può tornare a conferire gli ingombranti. Nel frattempo, stiamo ricominciando a recuperare quelli abbandonati. A breve riprenderemo il servizio su prenotazione”, spiega l’assessore Andrea Buccheri (Comune di Siracusa).
C’è voluto oltre un mese per riuscire a venire a capo della problematica. “Al di là delle lungaggini amministrative – spiega – il problema di fondo è l’impossibilità di trovare impianti disponibili. Pensate che abbiamo inviato una richiesta a tutti gli impianti siciliani, ma nessuno ha dato disponibilità. Purtroppo da anni non vengono autorizzati nuovi impianti per gli ingombranti. E in quei pochi che ci sono, la capacità si esaurisce ben prima della fine dell’anno”, spiega ancora Buccheri.
Per il momento, anche questa mini-crisi nel sistema regionale dei rifiuti è risolta. In attesa di una mossa del nuovo governo regionale sul tema dei termoutilizzatori. “Non ho sentito una sola parola del presidente in pectore, Schifani, sul sistema di gestione dei rifiuti. Esterrefatto da questo silenzio. Solite sparate, tipo ponte sullo Stretto ma non una parola sulle emergenze vere”, la critica che Buccheri rivolge alla politica regionale.

 

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