Rivista al (piccolo) ribasso la Tari 2025, risparmio per i siracusani del 2%

con 22 voti favorevoli e 5 contrari, il Consiglio comunale di Siracusa ha approvato il piano tariffario per la Tari 2025. Come nelle previsioni, nessun aumento. Nel presentare la proposta arrivata all’esame dell’assise, l’assessore Pierapolo Coppa ha spiegato che quest’anno la tassa sui rifiuti sarà più leggera del 2% in media, rispetto allo scorso anno. Una lieve diminuzione che riguarda sia le utenze domestiche, sia quelle non domestiche. Tra i fattori che hanno reso possibile il contenimento dei costi a carico dei contribuenti siracusani ci sono i 150mila euro prelevati dalla tassa di soggiorno e 300mila euro che arrivano da una convenzione con il parco archeologico di Siracusa. Quasi mezzo milione di euro di entrate in più che hanno permesso di non rivedere al rialzo le aliquote.
“La piccola riduzione delle tariffe non è dovuta a fattori strutturali ma a semplici e occasionali entrate extra. Il problema del costo elevato del servizio, quindi, si ripresenterà. Soprattutto perchè la raccolta differenziata a Siracusa ha smesso di crescere e il contrasto ad evasione ed elusione è non ancora soddisfacente”, lamenta dall’opposizione il capogruppo di FdI, Paolo Cavallaro.
La percentuale delle somme recuperate rispetto all’accertato, secondo i dati forniti dagli uffici, è di poco superiore al 60 per cento. Il costo del servizio è coperto per il 64,52 per cento dalle utenze domestiche e per la parte rimanente da quelle non domestiche. La tariffa sulle pertinenze dell’immobile è confermata pari a zero per la parte variabile.
Nel corso dei lavori, è stata bocciata una proposta di rinvio della seduta avanzata da De Simone e motivata con i tempi, ritenuti ristretti, a disposizione dei consiglieri comunali per esaminare la proposta. “La richiesta di rinvio firmata dai gruppi di opposizione Forza Italia, Fratelli d’Italia e Partito Democratico nasceva dall’esigenza di garantire un piano tariffario Tari sostenibile per i cittadini, diversamente dall’ormai ripetitiva sorda vessazione. L’obiettivo – spiega De Simone – era quello di avere il tempo di elaborare un piano che puntasse a una maggiore equità di trattamento e a una riduzione della pressione fiscale, per alleviare il carico economico sulle famiglie e sulle imprese considerando che il provvedimento è stato reso a conoscenza del Consiglio solo dieci giorni fa, circa. Tempi troppo brevi per un argomento così complesso. La maggioranza che sostiene il sindaco ha deciso di non accogliere le richieste delle opposizioni per migliorare la Tari, concedendo poco tempo ai lavori e procedendo ugualmente con l’approvazione delle tariffe, senza neppure attendere la conferma della proroga al 30/06/2025, termine ultimo per l’approvazione delle tariffe. Questa decisione desta preoccupazione in quanto rimarca un comportamento ormai ripetitivo e lontano dal confronto”.