“Sicilia, Mediterraneo, Europa: le sfide dell’energia e della sicurezza”

 “Sicilia, Mediterraneo, Europa: le sfide dell’energia e della sicurezza”

Il ruolo della Sicilia nello scacchiere mondiale sul fronte della sicurezza militare e dell’energia. Questo il tema del meeting, organizzato dall’associazione Incontri a Siracusa, che si terrà a SIRACUSA dal 27 al 29 ottobre nella sede del Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights, dal titolo Sicilia, Mediterraneo, Europa: le sfide dell’energia e della sicurezza, organizzato dall’associazione “Incontri a Siracusa”. Gli interventi e gli ospiti del meeting
Sono previsti gli interventi dell’ex presidente del Consiglio ed ex presidente della Commissione europea, Romano Prodi, dell’ex Ministro degli affari esteri della Germania, Joseph Martin “Joschka” Fischer, che discuteranno del conflitto in Ucraina. Nella tre giorni di parlerà di difesa europea con i contributi di Guido Crosetto, ministro della Difesa; di Matteo Bisceglia, direttore generale di Occar, Michele Nones, vice presidente nazionale di Iai, di energia e geopolitica con Leonardo Bellodi, adjiunt professor Luiss Business School dialoga; dell’influenza russa con Orietta Moscatelli di Limes e autrice del libro “Putin e il puntinismo in guerra” dialoga con il Gen. Vincenzo Camporini, già capo di Stato Maggiore e del ruolo della Sicilia con l’ex ministro Calogero Mannino. A moderare i lavori il giornalista, Paolo Valentino, inviato del Corriere della Sera.
Il nuovo ordine mondiale
La recente invasione Russa dell’Ucraina ha impresso una forte scossa nella definizione del nuovo ordine mondiale aprendo a possibilità di escalation non facilmente governabili. L’evoluzione geopolitica da un sistema sostanzialmente unipolare ad uno multipolare, peraltro, sembra accentuare questo modello di conflittualità tra stati.
Inoltre, la nuova strategia della NATO e l’accelerazione dell’Unione Europea verso politiche legate alla Difesa rappresentano il segnale di un passaggio verso una situazione che potrebbe sfociare in conflitti distruttivi ad alta intensità non solo connessi alla sfera militare ma anche riconducibili alla mancanza di energia, cibo e risorse primari per le popolazioni di una larga fetta del pianeta.
La centralità della Sicilia
Il Mediterraneo e la Sicilia si trovano al centro di questa ondata di cambiamenti storici, culturali, economici. La centralità geopolitica dell’Isola, al centro dello specchio d’acqua che separa l’Eurasia e l’Africa, risale al 1869, anno dell’apertura del Canale di Suez senza contare che sullo Stretto di Sicilia passano le rotte che collegano l’Atlantico all’Indo-Pacifico. Il controllo della Sicilia è, e rimarrà centrale nella partita tra Stati Uniti e Cina, ma non solo (India, Turchia). Wolgang Goethe diceva: “La Sicilia è la chiave di tutto”. Non è un caso l’interesse cinese per l’isola manifestatosi addirittura con la presenza di Xi Jinping a Palermo nel marzo 2019.
Il ruolo della Sicilia nell’energia e nelle comunicazioni
La Sicilia è inoltre cruciale per l’Europa in due settori vitali: le comunicazioni e l’energia. Nell’isola italiana arrivano dall’Africa due importanti gasdotti ed è anche snodo nevralgico per le comunicazioni da e per il Medio Oriente e il nord Africa. Davanti alle coste siciliane c’è il Flag (Fiber-Optic Link Around the Globe) su cui viaggiano dati dall’Inghilterra al Giappone. A Palermo è presente un data center neutrale della Sparkle collegato a 18 cavi internazionali che fornisce connettività avanzata tra Medio Oriente, Africa e gli hub europei.
I siti militari nell’isola
La Sicilia è rilevante anche per la difesa europea e i rapporti transatlantici, in quanto ospita a Sigonella una delle basi americane più importanti al mondo, a Niscemi insiste il Muos (Mobil User Objective Sistem) parte di un sistema globale e che consente comunicazioni sicure per l’Europa, il Mediterraneo e il continente africano. Infine, Lampedusa e’ sede di un importante osservatorio radar, mentre ad Augusta vi è uno strategico porto militare.
Infine, nel triangolo Siracusano, tra Priolo, Melilli, Augusta vi è uno dei poli chimici più importanti d’Europa, mentre altre raffinerie sono presenti a Gela e a Milazzo.

 

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