Siracusa. Il Ccr di Targia verso la riapertura, pronti i pareri: si poteva evitare la chiusura?

 Siracusa. Il Ccr di Targia verso la riapertura, pronti i pareri: si poteva evitare la chiusura?

Si prospettano più brevi del previsto i tempi di riapertura del Centro Comunale di Targia, chiuso dal primo Aprile “fino a data da destinarsi”, come da comunicazione del Comune, per una complessa vicenda, legata al mancato rinnovo, entro la scadenza, delle autorizzazioni necessari a proseguire l’attività. Una vicenda che, come ha spiegato l’assessore all’Igiene Urbana, Andrea Buccheri, ha a che fare con la lentezza della burocrazia quando, come in questo caso, sono diversi gli enti che hanno competenza in materia e devono, pertanto, esprimere, per le tematiche che spettano loro, pareri da sottoporre infine, per l’ok definitivo, al Libero Consorzio Comunale, l’ex Provincia.

A dover mettere insieme tutte le “scartoffie” è il Suap del Comune, lo sportello unico delle attività produttive. Chiaro, però, che per poter trasmettere la documentazione al Libero Consorzio, questa deve prima essere completa. Non sono bastati dieci mesi per completarla ma- questa la novità delle ultime ore- sono stati inviati (parrebbe venerdì) gli ultimi pareri: quello dell’Ias, il depuratore consortile, che prevede poi un passaggio di ratifica da parte dell’Irsap, l’ex consorzio Asi. Al gestore sono state chieste delle integrazioni e in mattinata si prevede possa essere emesso il provvedimento, che sarà, appunto, valutato dal Suap per arrivare infine alla riapertura.

Ci si interroga, a questo punto, sulla reale necessità, per pochi giorni, di chiudere la struttura. Intanto, come annunciato questa mattina durante la conferenza stampa nel corso della quale sono stati illustrati i progetti che il Comune ha presentato con l’auspicio di ottenere i fondi del Pnrr e che, in alcuni casi hanno già avuto l’ok in tal senso. Per il Ccr di Targia sono previsti interventi di adeguamento per circa 300 mila euro, mentre altri centri comunali di raccolta potrebbero sorgere alla Pizzuta ed in via Monsignor Gozzo (in attesa di finanziamento).

 

 

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