Siracusa. L’impari lotta per la differenziata: chi sporca, chi pulisce e chi sporca ancora

 Siracusa. L’impari lotta per la differenziata: chi sporca, chi pulisce e chi sporca ancora

Che sia una impari lotta è chiaro da tempo. La rivoluzione della raccolta differenziata è prima di tutto rivoluzione culturale ed è difficile incidere su abitudini radicate nel tempo.
Singolare quando accade in via Bulgaria, nei pressi di viale Santa Panagia. Da pochi giorni è partito il nuovo sistema di raccolta del porta a porta e pertanto i casonetti verdi sono scomparsi dalla strada. E’ rimasta la campana del vetro, scambiata forse per un segnaposto per l’immondizia.
Capita così che, complice l’oscurità della sera, ci sia anche chi scarichi immondizia da un furgonato per poi lasciarla a bordo strada. L’indomani interviene Tekra per la pulizia (i rifiuti nel frattempo sono aumentati), lasciando la strada di nuovo linda e pulita. Passano altre 24 ore e la spazzatura (nuova, produzione fresca) ritorna al suo posto. COme se a nessuno venisse il dubbio che qualcosa è cambiato, che ci sono nuove regole da seguire e nuovi comportamenti da adottare.
In fondo, il conferimento dei rifiuti a Siracusa è sempre stato molto “libero”. Ok, c’erano gli orari sui cassonetti che indicavano quando era consentito lasciare la spazzatura. Ma nessuno se ne è mai curato più di tanto. Figurarsi ora che le regole sono tante: dividi a casa, rispetta i giorni di conferimento, utilizza mastelli o carrellati…Formazione e informazione: priorità per il nuovo bando, a 18 mesi dall’avvio del servizio.

 

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