Siracusa. Nuovo ospedale, il centrodestra: “assenti per scelta, nostro il vero atto concreto”

 Siracusa. Nuovo ospedale, il centrodestra: “assenti per scelta, nostro il vero atto concreto”

“I gruppi di opposizione in Consiglio comunale hanno volontariamente deciso di non partecipare alla seduta odierna, perché indisponibili a perseverare in chiacchiere inutili, ricercate sfilate e défilé mediatici con lo scopo ultimo di soddisfare l’ego di qualcuno, inducendo in inganno opinione pubblica e mezzi d’informazione, con l’immancabile articolo di qualche compiacente strumento mediatico”. Inizia così la nota firmata dai maggiorenti del centrodestra siracusano, dopo le critiche piovute per l’assenza alla seduta aperta di Consiglio comunale dedicata al tema del nuovo ospedale. “Appare quantomeno volgare attribuire al centrodestra superficialità e strafottenza per avere disertato il Consiglio comunale aperto, che peraltro, non potendo avere luogo in mancanza di numero legale, è stato trasformato in risibile adunanza popolare. L’atto concreto sulla vicenda ospedale, va ben chiarito, è stato già compiuto nei giorni scorsi, con l’approvazione dell’Odg voluto dal centrodestra e che impegna la giunta su ospedale e Dea di secondo livello. Un atto amministrativo – continuano Prestigiacomo, ALicata, Reale, Vinciullo e Scrofani – concreto e non frutto di futili passerelle mediatiche, come quelle consumate nell’odierna riunione al teatro Salvo Randone, oggi Urban Center. Anche i sassi sanno quanta passione, onore ed impegno sta mettendo in campo il centrodestra in questa battaglia epocale che vuol difendere, in primo luogo, la dignità della nostra collettività dall’arroganza di chi, in silenzio, vorrebbe calpestare diritti indisponibili ed il nostro orgoglio. Abbiamo già chiarito la nostra avversione a subire indifferenti e senza colpo ferire, lo faremo anche con ben altre, ravvicinate iniziative”.

Nota del direttore
Purtroppo non si riesce ad andare oltre lo schema per cui se si parla bene di qualcuno o qualcosa si è bravi, se invece si critica si è cattivi o peggio compiacenti. Accusare uno dei principali organi di informazione locale di essere un “compiacente strumento mediatico” è una caduta di stile da parte di personaggi che hanno scritto importanti e recenti pagine politiche. La critica che parte forte dall’opinione pubblica non è forse solo e soltanto colpa di un “compiacente strumento mediatico”. Alle volte della sana autocritica, anche sulle scelte comunicative messe in campo, potrebbe non guastare. Ad maiora.

 

Potrebbe interessarti