Siracusa. Qualità dell'aria, troppi sforamenti e l'Arpa chiede aiuto al Ministero

 Siracusa. Qualità dell'aria, troppi sforamenti e l'Arpa chiede aiuto al Ministero

E’ stato trasmesso oggi agli organi competenti il rapporto annuale 2015 sulla qualità dell’aria nel territorio della provincia di Siracusa. Nella nota di accompagnamento al rapporto Arpa Siracusa solleva il problema dei cosiddetti “inquinanti non convenzionali”, ovvero quelle sostanze e quei composti di chiara origine industriale per i quali la normativa vigente non prevede limiti e/o valori obiettivo.
Fra questi ad esempio gli idrocarburi non metanici e l’idrogeno solforato, che causano frequenti disturbi alla popolazione, in particolare per le fastidiose caratteristiche odorigene. Sarebbe i responsabili presunti dei famigerati miasmi.
Per questi composti, che si trovano spesso in concentrazioni superiori a quelle riportate dalla letteratura scientifica in aree non influenzate dalla presenza di poli industriali emerge un problema legato alla loro valutazione.
In assenza di valori di riferimento l’Arpa Sicilia può limitarsi infatti a dare riscontro del fenomeno ma non può addentrarsi in giudizi di qualità. Per questo motivo Arpa Siracusa ha inviato al Ministero ed agli altri organi competenti una nota di accompagnamento al Rapporto annuale 2015 sulla qualità dell’aria nella quale si evidenzia la presenza di inquinanti “non convenzionali”, quali i composti solforati, rilevati in area industriale.
Vengono, in particolare, riscontrati: metilmercaptano, con il 63% di superamenti della soglia olfattiva, tiofene con il 42%, propilmercaptano con il 74% e il disolfurodipropile con il 52%.
In considerazione di ciò si chiede al ministero un aggiornamento dei parametri, al fine di fornire all’Agenzia ulteriori strumenti, anche normativi, che possano agevolare l’azione di controllo e di prevenzione in un area particolarmente delicata come quella della provincia di Siracusa, interessata da problematiche legate alla presenza di vaste aree industriali.
Ad ulteriore supporto delle eventuali azioni richieste al Ministero vengono forniti anche i dati della qualità dell’aria rilevati nel 2016, fino al recente periodo (primi giorni del mese di ottobre). Le concentrazioni orarie di idrocarburi non metanici sono ben superiori alla soglia dei 200 µg/m3 ed hanno procurato situazioni di malessere alla popolazione, raggiungendo talvolta livelli orari di alcune migliaia di µg/m3.
L’Arpa di Siracusa solleva poi il problema legato alla carenza di personale ed alla necessità di attivare procedure di reclutamento di nuove professionalità, anche attraverso la mobilità, per consentire all’Agenzia di assolvere i delicati compiti istituzionali assegnati.

 

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