Siracusa, quanto sei cara: inflazione +3%, +695 euro/anno di costi per famiglia

 Siracusa, quanto sei cara: inflazione +3%, +695 euro/anno di costi per famiglia

Siracusa si conferma – purtroppo – una delle città italiane più care. Secondo i dati Istat sull’inflazione relativi al mese di maggio, elaborati dall’Unione Nazionale Consumatori, la città di Archimede è al secondo posto in Italia. Ma il dato su cui riflettere è quello relativo all’inflazione annua che si assesta su un valore pari al +3%: la più alta registrata in tutto il Paese che si traduce in un aggravio di spesa pari a 695 euro all’anno per una famiglia tipo.
La classifica non considera solo i capoluoghi di regione o i centri con più di 150mila abitanti, ma analizza il peso reale dell’inflazione sul portafoglio delle famiglie nelle principali città italiane. In questo contesto, Siracusa risulta tra le più penalizzate, preceduta solo da Bolzano che, con un tasso d’inflazione del +2,3%, registra la maggiore spesa aggiuntiva annua pari a 763 euro per famiglia. Terza è Pistoia, con un’inflazione del +2,4% e un aumento di 649 euro annui.
A seguire nella classifica delle città più costose troviamo Venezia (+2,3%, +645 euro), Padova (+2,2%, +606 euro), Rimini (+2,1%, +578 euro), Belluno (+2,2%, +573 euro), Bologna (+2%, +560 euro), Bergamo (+1,8%, +544 euro) e Arezzo, che chiude la top ten con +541 euro di spesa extra e un’inflazione del 2%.
Sul versante opposto, le città dove l’inflazione pesa meno sulle famiglie sono Olbia-Tempio, Parma e Lodi, tutte con un tasso di appena +0,8%, che si traduce in un incremento della spesa annua di soli 159 euro per Olbia, 220 euro per Parma e 220 euro per Lodi. Tra le più “virtuose” anche Sassari (+0,9%, +179 euro), Benevento (+0,9%, +199 euro), Novara, Brindisi, Caserta, Pisa e Aosta, quest’ultima con +0,9% e 249 euro in più all’anno.
Per quanto riguarda le regioni, è il Trentino-Alto Adige a registrare l’aumento di spesa più elevato: +1,9% di inflazione e 587 euro annui per famiglia. Seguono Friuli Venezia Giulia (+1,7%, +466 euro) e Veneto (+1,7%, +457 euro). La Sicilia, pur non comparendo tra le prime tre regioni più “costose”, vede la sua città di Siracusa protagonista di una delle crescite più allarmanti a livello urbano.
La regione più risparmiosa risulta essere la Valle d’Aosta (+0,9%, +249 euro), seguita da Sardegna (+1,4%, +269 euro) e Molise.
Il dato di Siracusa solleva inevitabilmente interrogativi sulle politiche dei prezzi applicate a livello locale e sulle prospettive economiche per le famiglie siracusane, già messe alla prova da rincari energetici e alimentari. Un segnale d’allarme che chiama in causa istituzioni, imprese e cittadini, affinché si apra una riflessione concreta sulle dinamiche che stanno spingendo il costo della vita sempre più in alto nel territorio aretuseo.

 

Potrebbe interessarti