Siracusa. Sacchetti in strada, non tutta la città è pulita. I netturbini replicano: "non siamo lavativi, non ci pagano"

 Siracusa. Sacchetti in strada, non tutta la città è pulita. I netturbini replicano: "non siamo lavativi, non ci pagano"

La risposta dei netturbini siracusani non si fa attendere. Dopo l’affondo del sindaco contro chi non fa il suo dovere e l’annuncio di controlli straordinari della Municipale per verificare le modalità di raccolta dei rifiuti, i lavoratori Igm fanno sentire la loro voce.
Da molti l’attacco viene definito “vergonoso”, poi la difesa della bontà del loro lavoro. “Ogni notte, con la pioggia o con il bel tempo, siamo sempre fuori per fare del nostro meglio per pulire la città”, si sfoga Aldo. “Come in ogni altra azienda, magari c’è qualcuno che lavora meno degli altri”, la timida ammissione. “Ma siamo da due mesi senza stipendio, è normale che la raccolta ne risenta. Al sindaco chiediamo di far qualcosa per risolvere la vicenda”, dice ancora incassando i complimenti dei colleghi. Quanto ai controlli, “ben vengano. Ma che controllino e sanzionino anche gli utenti. Quasi nessuno rispetta gli orari di conferimento, quasi quasi per alcuni è una fatica anche premere il pedale per l’apertura del cassonetto. Senza parlare del servizio di raccolta a domicilio dei rifiuti ingombranti. Ci chiamano per un comodino e troviamo tutta una camera da letto…”.
Gli ultimi mesi del sistema di raccolta tradizionale sono quindi ad alta tensione. Oggi potrebbe arrivare la nuova proclamazione di uno sciopero per la metà di maggio. Tutto questo mentre la raccolta in città stenta a tornare alla normalità. “Dopo lo sciopero è fisiologico, non è mica semplice pulire tutta Siracusa”, spiegano ancora i lavoratori. “Stiamo lavorando regolarmente, ci asteniamo solo da turni di straordinario. Facendo una percentuale, direi che siamo al 60%”, ammette con sincerità Aldo. I problemi principali nelle zone balneari (“ma là tutti fanno pulizia e gettano gli sfalci nei cassonetti”) ma anche nella cinta urbana sono segnalati ritardi e sacchetti accumulati come nella zona di piazza Adda, tra via Adige (foto), via Tagliamento e piazza della Repubblica.
“Chiarendo che il Comune è in ritardo del pagamento all’azienda Igm di un solo mese e non di due, che la maggioranza dei lavoratori è dedita e attenta al lavoro che svolge, vorrei capire se secondo voi c’è comunque giustificazione a una città così sporca?”, rilancia il sindaco Garozzo ancora su Facebook. “Anche i dipendenti degli asili nido, gli autisti dei bus navetta e altri servizi non sono stati pagati regolarmente, ma hanno comunque svolto con puntualità il loro lavaro, pagato anche se in ritardo”, aggiunge ancora il primoo cittadino. “Questa amministrazione non ha piacere a pagare in ritardo e comprende perfettamente le difficoltà delle famiglie. Ma quando i trasferimenti regionali e nazionali non arrivano, quando le imposte locali vengono incassate a singhiozzo, è evidente che i COmuni possono tutti avere problemi di liquidità. Cosa che non può giustificare il disimpegno lavorarativo da parte di nessuno”.

 

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