Siracusa. Sanzioni pesanti per gli immobili da demolire per violazione edilizia

 Siracusa. Sanzioni pesanti per gli immobili da demolire per violazione edilizia

Approvato a maggioranza in Consiglio Comunale il regolamento sulle misure pecuniarie per gli immobili colpiti da ordinanza di demolizione per violazione edilizia. Lo strumento, ha spiegato nella relazione il dirigente del settore Pianificazione ed edilizia privata, Emanuele Fortunato, è stato redatto in esecuzione della legge 164 del 2014 (la cosiddetta Sblocca Italia), che obbliga i Comuni a imporre le sanzioni. Le multe vanno da un minimo di 2 mila a un massimo di 20 mila euro e vanno comminate in maniera retroattiva con la data in pubblicazione della legge. Fermo restando l’importo minimo, se la violazione ha comportato un aumento della superficie dell’immobile, l’ammontare si determina moltiplicando la misura eccedente per 600 euro; se è stata superata la cubatura, i metri cubi in eccesso si moltiplicano per 200 euro. Se l’aumento è stato tanto della superficie quanto della cubatura, la sanzione è pari al maggior importo dei due valori. Infine, se l’edificio è stato realizzato in aree a rischio idrogeologico, la sanzione è sempre di 20 mila euro.
Le somme incassate devono obbligatoriamente andare a costituire un fondo da destinare esclusivamente alla demolizione degli immobili abusivi e al ripristino dei luoghi.
Il regolamento è passato senza emendamenti. La discussione in aula si è concentrata su una questione procedurale perché il provvedimento è giunto privo del parere della commissione Urbanistica, circostanza criticata da Sorbello, Castagnino e Simona Princiotta.
Il presidente del consiglio comunale, Santino Armaro, ha spiegato che comunque la proposta era trattabile perché il parere non è obbligatorio. Francesco Pappalardo, componente della commissione Urbanistica, ha spiegato che l’esame dell’atto era stato avviato ma non concluso in tempo utile perché i lavori sono stati assorbiti dalle linee guida al piano regolatore generale, discusse ieri in Consiglio.

 

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