Siracusa. Talete, "Brutto e anche sporco". I turisti protestano e lasciano l'auto altrove

 Siracusa. Talete, "Brutto e anche sporco". I turisti protestano e lasciano l'auto altrove

E’ durata poco la soddisfazione dei residenti di Ortigia per la pulizia del parcheggio Talete, affidata ai mezzi dell’Igm. Solo qualche giorno fa, il presidente della circoscrizione, Salvo Scarso esprimeva soddisfazione per l’intervento, richiesto proprio dal consiglio di quartiere, all’amministrazione comunale ed effettuato dalla ditta che si occupa di igiene urbana. A guardarlo adesso, però, il “mostro di cemento” è tutt’altro che una bella terrazza per godersi la brezza marina del centro storico e un parcheggio funzionale nella parte sottostante.  E’ una struttura sporca,  tanto che alcuni turisti avrebbero preferito lasciare la propria auto altrove. Racconta di averlo fatto un turista milanese, che ha scelto Facebook e la pagina “Sei siracusano se…” per esprimere il proprio rammarico. Vincenzo dice di essersi addirittura “spaventato”. “L’impatto con il parcheggio Talete- racconta a SiracusaOggi – non è stato dei più rassicuranti. Il luogo  mi è sembrato in stato di degrado. Ho chiesto se ci fosse un custode e mi è stato risposto di no. Non sarei stato tranquillo se avessi lasciato la mia vettura incustodita in quel posteggio per 5 giorni. Siracusa è una bella città -prosegue il turista  – e la vacanza e’ stata piacevole. Abbiamo potuto apprezzare una città che molti, a ragione, amano”. 
Sono in tanti, sul social network, a dargli ragione, basandosi anche su alcune foto scattate e pubblicate da cittadini. Il problema non riguarderebbe “soltanto” la pulizia, ma anche alcuni aspetti legati alla gestione del posteggio a pagamento di Ortigia. “I turisti che lasciano i propri mezzi per un’intera notte al Talete- osserva Sebastiano- pagano 10 euro, ma le condizioni in cui versa il parcheggio sono vergognose. Siracusa non merita questo”. Decine i commenti , di analogo tenore. C’è chi punta l’indice contro l’amministrazione comunale; chi contro i cittadini che sporcano; chi, infine, suggerisce la strada della repressione per “educare al rispetto dell’ambiente”. Resta, a tutti, l’amarezza per uno spettacolo indecoroso.

 

 

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