Pallanuoto, A2. Ortigia battuta dalla Rari Nantes Salerno, 12-9

 Pallanuoto, A2. Ortigia battuta dalla Rari Nantes Salerno, 12-9

La Rari Nantes Salerno sbanca Siracusa e batte l’Ortigia per 12 a 9. Vittoria meritata per i salernitani che solo nel finale hanno rischiato di essere ripresi dai siciliani. Prima del match ricordato Federico De Vita, atleta dell’Ortigia scomparso a Londra e che fino alla fine ha portato con se il legame per i biancoverdi. Nel suo nome è stato premiato il giovane Martino Abela. L’avvio dei padroni di casa illude un po’ troppo. I biancoverdi vincono il parziale d’avvio per 4 a 1 e sembrano contenere le ripartenze degli ospiti. Diversa la storia del secondo tempo con il Salerno capace di gettare in acqua maggiore concentrazione e velocità. Ne viene fuori un devastante parziale di 5 a 0 per i campani che mettono in bambola i padroni di casa. Il sette di Iuliano è padrone del campo, i biancoverdi appaiono incapaci di reagire e quando arrivano al tiro lo fanno con troppa fretta e imprecisione. Anche il terzo parziale si consuma con lo stesso canovaccio del precedente. Imprecisione degli uomini in biancoverde, controfughe e reti per gli ospiti. Nell’ultimo tempo, iniziato in svantaggio di 5 reti, l’Ortigia tenta la rimonta impossibile. Quattro reti di seguito illudono, però, i siracusani. La palla del pareggio sulle mani di Bezic si infrange sulla traversa di Ferrigno. Il Salerno riparte e con Vuolo trova il gol dell’allungo definitivo.Critico l’allenatore dell’Ortigia, Gino Leone.  “Oggi non siamo stati squadra- commenta a fine incontro – Il nostro organico non prescinde dal fatto che dobbiamo giocare insieme. Oggi troppi solisti e questo è il risultato. Abbiamo parlato di loro per tutta la settimana e, nonostante avessimo detto più volte quali sono le loro caratteristiche, abbiamo subito troppe controfughe. Siamo stati troppo presuntuosi fino alla fine nonostante fossimo coscienti di tutti i limiti. Sicuramente non avremmo meritato il pareggio. Nessuno deve dimenticare da dove arriviamo, mai dimenticare di essere umili”.

 

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