Confartigianato, l’indagine: “Sicilia, occupazione in crescita con Siracusa dinamica (29,8%)”

Cresce l’occupazione in Sicilia. Secondo i dati dell’ultimo report dell’Osservatorio MPI Confartigianato Sicilia, nei primi 9 mesi del 2024 l’occupazione in Sicilia è salita del 4,7% su base annua, il tasso più elevato tra tutte le regioni italiane, più che doppio rispetto al +1,8% dell’Italia e maggiore rispetto al +2,4% del Mezzogiorno. Traina l’occupazione femminile, in salita dell’8,3%. Gli occupati nella media dei primi nove mesi del 2024 sono saliti di 66mila unità, di cui 42mila donne e 24 mila maschi.
Anche per le previsioni di entrate nel primo trimestre 2025 la Sicilia è la regione più dinamica d’Italia, con un aumento del 14,4% rispetto quelle previste un anno prima. Analizzando a livello provinciale la dinamica di entrate previste nel primo trimestre dell’anno in corso si osserva un maggiore dinamismo per Siracusa (+29,8%), Messina (+19,1%) e Palermo (14,1%). Crescita a doppia cifra anche per Catania (+13,7%), Caltanissetta (+10,2%) ed Enna (+10,1%). Un robusto aumento delle previsioni di entrata si osserva anche ad Agrigento (+9,7%), Ragusa (+8,1%) e Trapani (+6,4%).
“Sono numeri che ci spingono a fare bene e meglio – dice Daniele La Porta, presidente di Confartigianato Sicilia –. Se le donne siciliane sono il motore trainante dell’economia di tutto il Paese, non possiamo che esserne orgogliosi. Ma questa crescita va accompagnata dalle giuste misure, da incentivi mirati e concertata insieme a noi, come associazione di categoria, ma anche dalla politica. Dobbiamo far sì che non sia una crescita occupazionale occasionale, ma gettare le basi per una crescita economica della nostra regione”.
Le imprese in Sicilia nel primo trimestre di quest’anno prevedono l’entrata di 79.070 lavoratori, con un aumento del 14,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di un dato in controtendenza rispetto al calo dello 0,2% dell’Italia e migliore del +9,9% del Mezzogiorno. La Sicilia è la prima regione in Italia per dinamica delle entrate previste a inizio 2025, davanti a Puglia (+11,8%), Basilicata (+11,6%), Calabria (+9,7%), Sardegna (+9,6%) e Campania (+7,9%).
L’analisi dei dati Unioncamere – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del Sistema Informativo Excelsior evidenzia che in Sicilia, a gennaio 2025 la quota dei lavoratori difficile da reperire, tra le imprese che prevedono di assumere, ammonta al 44,4%. Dato migliore rispetto all’Italia, dove la difficoltà di reperimento si attesta al 49,4% e non distante dal valore del Mezzogiorno (46,1%).