Siracusa. Reddito di Cittadinanza, obbligatorio lavorare: "Pronti tra qualche settimana"

 Siracusa. Reddito di Cittadinanza, obbligatorio lavorare: "Pronti tra qualche settimana"

Una serie di aspetti ancora da chiarire prima che il Comune di Siracusa possa far partire, come previsto dal decreto del Ministro del Lavoro, le attività destinate a chi percepisce il reddito di cittadinanza. Le linee guida sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 gennaio scorso. Chi percepisce il reddito di cittadinanza,ovviamente anche a Siracusa, dovrà dunque lavorare per poter continuare a percepirlo, nelle more che,in teoria, possa essere inserito o reinserito nel mondo del lavoro. L’assessorato alle Politiche Sociali sta conducendo una serie di verifiche, che si incastrano con un altro percorso avviato, sempre sulla base di linee guida (precedenti) tracciate dal Governo, in questo caso per la costituzione di equipe multidisciplinari che entrino in ballo a seconda dei singoli casi legati a cittadini presi in carico dalle Politiche Sociali.Resta ancora da capire in quali settori dell’ente possano essere inserite le attività a cui saranno destinati quanti percepiscono il reddito di cittadinanza. Non è escluso che possa trascorrere ancora qualche settimana prima di avere le idee chiare. “Stiamo definendo proprio in questi giorni- spiega l’assessore Alessandra Furnari- quanto servirà per avviare l’assegno di servizio civico relativo alle graduatorie del 2017. I primi quaranta dovrebbero cominciare a breve e partiranno dal cimitero comunale, con piccoli interventi e con la vigilanza, visti i diversi episodi che sono stati registrati all’interno della struttura comunale. E’ stato necessario attendere anche i tempi relativi alla stipula di specifiche polizze assicurative. Nel frattempo, abbiamo avviato gli approfondimenti di quanto previsto dalle linee guida relative al reddito di cittadinanza. Se da una parte, ad esempio, prevedono un inserimento in ordine cronologico, dall’altro lato si indica come aspetto prioritario l’inserimento nelle attività di quanti percepiscono il reddito di cittadinanza di importo più alto. Quello che è certo è che saranno svolte attività a beneficio della collettività”.

 

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