L'arcivescovo eletto scrive alla sua diocesi: "Siracusa grande gioia, attendo di incontrarvi"

 L'arcivescovo eletto scrive alla sua diocesi: "Siracusa grande gioia, attendo di incontrarvi"

“LʼArcidiocesi di Siracusa è una Chiesa ricca di forte tradizione spirituale e di solida attività pastorale. A questa Chiesa, che mi attende nello spirito di fede, io vengo nel nome del Signore per amare, servire e donare me stesso”. Così inizia la lettera che il nuovo arcivescovo eletto, Francesco Lomanto, ha indirizzato alla comunità diocesana siracusana. Un primo messaggio, un primo “affettuoso saluto nell’attesa di incontrarci” .
Cita la visita di San Paolo, l’evangelizzazione di San Marciano, l’esempio di Santa Lucia e le lacrime della Madonna per rimarcare la forza spirituale e cristiana di Siracusa. “Ho accolto la nomina di papa Francesco ad Arcivescovo di Siracusa con grande gioia, assieme ad un senso di forte trepidazione per la responsabilità del ministero e al contempo di intima pace per la certezza che il Signore guida, illumina e sostiene con il suo Spirito i passi del nostro cammino. Anche al momento dellʼannuncio ho avvertito un senso di grande povertà, ma subito mi sono sentito fortificato dalla vostra presenza, dalla viva partecipazione e dalla comune preghiera” scrive l’arcivescovo eletto.
“Nel solco di questa storia siamo chiamati a rendere testimonianza allʼeredità della fede, che «è luce di una memoria fondante, quella della vita di Gesù», che attraversa i tempi, si trasmette alle nuove generazioni e «schiude davanti a noi orizzonti grandi» (LF, 4), per andare avanti con il cuore in alto e con lo sguardo proiettato verso la profondità del mistero di Dio. Lʼincontro di fede con il Dio vivente sosterrà ciascuno di noi e tutte le comunità a «porre in atto i mezzi necessari per avanzare nel cammino di una conversione pastorale e missionaria» (EG, 21).
L’arcivescovo ha salutato i presbiteri, i diaconi, gli uomini e le donne di vita consacrata, i giovani del Seminario, i fedeli laici. Ed infine le autorità civili e militari. “Progrediamo nel cammino della fede con uno sguardo contemplativo per risalire con animo pieno di amore a Dio che ci guiderà passo dopo passo. La Vergine Maria, nostra Madre, la cui infinita tenerezza si è resa tangibile alla nostra Chiesa nella consegna dell’inesauribile significato del segno delle sue Lacrime, consoli i nostri cuori, rafforzi la nostra speranza, incoraggi la nostra testimonianza evangelica e ci doni la certezza che tutta la vita è credere allʼamore di Dio.
San Marciano e Santa Lucia, patroni della nostra Arcidiocesi, ci proteggano, ci guidino e ci sostengano nel nostro cammino”.

 

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