Siracusa. Coronavirus, morire senza sacramenti: l'arcivescovo e il sindaco in preghiera per le vittime

 Siracusa. Coronavirus, morire senza sacramenti: l'arcivescovo e il sindaco in preghiera per le vittime

Pellegrinaggio al cimitero per pregare per i malati di coronavirus morti senza il conforto dei parenti e senza sacramenti. Anche a Siracusa, il Venerdì della Misericordia della Chiesa è stato celebrato in questo modo. L’arcivescovo, Monsignor Salvatore Pappalardo e il sindaco, Francesco Italia hanno raggiunto alle 11.00 il cimitero di Siracusa per un momento di raccoglimento e benedizione, per affidare alla misericordia del Padre tutti i defunti di questa pandemia, nonché  esprimere anche in questo modo la vicinanza della Chiesa a quanti sono nel pianto e nel dolore. Il pastore della Chiesa siracusana . Dopo la lettura di un passo del Vangelo, Monsignor Pappalardo e il sindaco hanno recitato il Padre Nostro, in diretta streaming. “L’immagine dei mezzi militari, che trasportano le bare verso i forni crematori, rende in maniera plastica la drammaticità di quello che il Paese vive – si legge nella nota della CEI -. Per il rispetto delle misure sanitarie, tanti di questi defunti sono morti isolati, senza alcun conforto, né quello degli affetti più cari, né quello assicurato dai sacramenti. Le comunità cristiane, pur impossibilitate alla vicinanza fisica, non fanno mancare la loro prossimità di preghiera e di carità. Tutti i giorni i sacerdoti celebrano la Santa Messa per l’intero popolo di Dio, vivi e defunti. L’attesa è per la fine dell’emergenza, quando si potrà tornare a celebrare l’Eucaristia insieme, in suffragio di questi fratelli“.

 

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