Siracusa, FdI propone una via per Sergio Ramelli. Buccheri contrario: “Scelta divisiva”

 Siracusa, FdI propone una via per Sergio Ramelli. Buccheri contrario: “Scelta divisiva”

“Una città democratica dovrebbe onorare figure che si sono distinte per l’impegno civile, la legalità, la giustizia sociale e l’antifascismo. Non dovrebbe invece offrire spazio a personalità che, anche loro malgrado, risultano divisive o suscettibili di essere utilizzate per fini nostalgici e revisionisti”. È questo il punto di vista del consigliere di maggioranza Andrea Buccheri, in merito alla proposta di Fratelli d’Italia di intitolare una via di Siracusa a Sergio Ramelli, il giovane militante del Fronte della Gioventù ucciso a Milano nel 1975.
La proposta, presentata con una mozione consiliare lo scorso 5 maggio, si inserisce nell’ambito di analoghe iniziative già approvate in altri centri della provincia – come ad Avola – e rilanciate in varie realtà del siracusano. Ora però il dibattito arriva nel capoluogo.
Andrea Buccheri ha sottolineato la propria condanna dell’omicidio di Ramelli, ma al tempo stesso evidenziando l’inopportunità di una simile scelta.
“Premetto che, pur non condividendo gli ideali e le idee politiche di Sergio Ramelli – afferma Buccheri –, condanno fermamente la barbara uccisione di cui è stato vittima e ho profondo rispetto per il dolore suo e della sua famiglia. Non riesco mai a trovare ragioni che possano giustificare l’assassinio di una persona. Tantomeno ragioni di natura politica, che dovrebbero restare nei confini del confronto civile e della legalità”.
Il consigliere comunale evidenzia come la mozione stessa richiami il contesto storico degli anni di piombo, descrivendoli come una delle pagine più tragiche della Repubblica. E in effetti, nella proposta si legge: “La tragica vicenda di Sergio Ramelli, così come quella di altri ragazzi politicamente schierati sia a destra sia a sinistra, è l’emblema di un periodo buio e crudele che ha visto tanti giovani morire solo perché spinti da nobili ideali, anche se divisivi, a cui credevano sinceramente e fortemente”.
“La mozione inquadra giustamente la vicenda Ramelli all’interno di un periodo tragico, – aggiunge Buccheri – ma omette un aspetto rilevante e attuale: le commemorazioni odierne in suo nome, spesso segnate da saluti romani, simboli e rituali propri della propaganda neofascista, per cui in diverse città italiane le Procure hanno aperto inchieste per apologia del fascismo”.
Da qui, l’invito a riflettere sull’effetto che un simile atto potrebbe avere. “Sergio Ramelli, per quanto vittima innocente di un crimine inaccettabile, è oggi figura controversa e soggetta a strumentalizzazioni – continua il consigliere comunale –. Non è del tutto chiaro se i valori a cui si ispirava fossero pienamente coerenti con i principi antifascisti sanciti dalla nostra Costituzione”.
Il consigliere sottolinea quindi che a Siracusa esiste già il Largo Caduti del Terrorismo, un luogo della memoria che commemora tutte le vittime di quegli anni bui, senza distinzione di appartenenza politica.
“Per questo – conclude Buccheri – ho espresso in conferenza dei capigruppo la mia contrarietà alla trattazione della mozione, nella speranza che il Consiglio comunale, attraverso il libero esercizio della democrazia, scelga di respingerla. Personalmente, voterò convintamente contro”.
Il dibattito è destinato a proseguire e ad accendersi nei prossimi giorni, in attesa che la proposta arrivi all’ordine del giorno del Consiglio comunale di Siracusa.

 

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