Trivellazioni nel Val di Noto: ricorso al Tar delle associazioni ambientaliste

 Trivellazioni nel Val di Noto: ricorso al Tar delle associazioni ambientaliste

Depositato venerdì 8 novembre il ricorso contro la Regione e contro la Maurel et Prom Italia srl, già Panther Eureka srl, per l’annullamento del decreto del 5 luglio 2019 che ha concluso la procedura di Valutazione d’incidenza ambientale per l’esecuzione di indagini geofisiche preordinate alla ricerca di idrocarburi nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa, nell’area denominata Fiume Tellaro. Lo annuncia Nicola Giudice, a nome del collegio difensivo, nominato dalle maggiori associazioni del territorio Legambiente, Zero Waste, WWF, Italia Nostra, preoccupate dai motivi illustrati dal decano degli avvocati ambientalisti circa le rilevate violazioni alle normative paesaggistiche, alla convenzione UNESCO e alle normative di tutela delle aree protette comunitarie e regionali.
Associazioni ambientaliste che rispondevano all’appello della portavoce del Forum siciliano Acqua e Beni Comuni, Antonella Leto. “All’illegittimità per violazione della sospensione delle procedure e dei permessi di ricerca per l’intero territorio nazionale, ai sensi dell’art. 11 ter della L. 12/2019 che prevede infatti una moratoria sino all’adozione del Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PiTESAI), volto a garantire una programmazione strategica in materia energetica ed ambientale, si aggiungono altri motivi – argomenta l’avvocato del Foro di Siracusa, Felice Bonfanti- quali l’impropria
frammentazione del procedimento amministrativo relativo all’intero progetto previsto dall’autorizzazione originaria, pertanto manchevole, nella sua unicità, di tutte le corrette valutazioni ambientali. In ultimo, secondo le valutazioni del prof. Enzo Di Salvatore, sono stati rilevati i profili di incostituzionalità della Legge regionale 14/2000”. “Siamo stati costretti a battere la strada giudiziaria, denuncia Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, ma è una estrema ratio, mentre dovrebbero essere le scelte politiche invocate pubblicamente in tema di energia rinnovabile ad indirizzare verso il rispetto di un modello economico sostenibile nel territorio del “Commissario Montalbano”, patrimonio dell’umanità”.

 

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